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La parola anglicizzata Curry in realtà deriva dalla parola Tamil Karì
con l'accento sulla i, che vuol dire...SALSA
Chicken Curry, o meglio Murgh Karì, vuol dire "pollo in salsa"
e si è persa tutta la magia esotica del nome :-)
Di curry ( inteso come salsa) in India ce ne sono milioni di versioni
perché, così come da noi, anche li ogni cuoco ha le proprie
preferenze e modificando la varietà e la quantità della ventina di
spezie che vanno a comporre la salsa, si ottengono salse assai diverse.
Per apprezzare al meglio l'aroma del curry é meglio far abbrustolire
le spezie in padella, tostate senza nient'altro, fino a quando senti salire
l'odore e poi polverizzate nel pestello.
Una salsa curry parte da un soffritto di abbondante cipolla affettata
fine e portata a doratura medio scura prima di introdurre il pollo tagliato
a pezzetti senza pelle e le spezie pestate, da soffriggere anche loro.
Bolli il riso e scolalo un po’ al dente.
A rosolatura del pollo toglilo dalla padella e mettici il riso per farlo
insaporire nell’olio dove hai cotto il pollo.
Servi nello stesso piatto il pollo ed il riso dopo una decina di minuti
di riposo.
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