Non si era accorto di niente, non aveva sentito il rumore
del fuoristrada che arrivava, non aveva sentito l'odore
degli uomini e nemmeno il rumore dello sportello che si chiudeva.
Trotterellava a testa bassa risalendo il fondo valle
senza badare a niente altro che all'odore di cibo.
Un cucciolo di cinghiale piccolo e marrone,
tutto solo a mezzogiorno.
Si accorse di noi improvvisamente quando ormai stava a
pochi passi e scartò dirigendosi sul fianco della collina.
Avrà perso la mamma, abbiamo pensato.
Speriamo che la ritrovi presto.
La sera tornammo poco prima del tramonto con la speranza di
incontrarlo nuovamente, magari con tutta la famiglia.
Dopo pochi minuti che stavamo seduti intorno al tavolo
sotto i cerri, seminascosti dal profilo della casetta nel bosco,
qualcosa si mosse vicino alle pietre che trattengono il fuoco.
Cinghialetti, cinque cinghialetti che grufavano e giocavano
e noi stavamo pure fumando.
Il vento scendeva dalla montagna e portava via lontano
dai loro nasi il nostro fumo ed il nostro odore ma,
spegnemmo lo stesso le sigarette.
Stavamo immobili, quasi trattenendo il respiro ma,
non le parole.
- Guarda, c'e' anche la madre !!
Lo disse piano, secondo lei, ma la madre la sentì
e drizzò le orecchie e lo sguardo nella nostra direzione.
Immobili.
I cinghiali evidentemente non ci vedono bene,
non ha riconosciuto le nostre forme immobili come pericolosissimi
uomini e dopo pochi secondi di attenzione ha ricominciato a grufare
tranquilla insieme ai suoi cuccioli.
Ce li siamo gustati a lungo, poi un click della macchina fotografica
giunse alle orecchie della madre che stavolta riconobbe l'uomo,
emise una specie di barrito brontoloso alzando e muovendo il naso
come fosse un piccolo elefante con una piccola proboscide
e i cuccioli corsero a scomparire rapidamente nel bosco,
la madre per ultima.
Ho scoperto dopo che i malefici click sono finti, la macchina è digitale
e fa
**finta** di aprire un otturatore meccanico riproducendone il rumore
attraverso un altoparlante che si può zittire.
Dopo quel giorno siamo tornati all'appuntamento
quasi tutte le sere e quasi sempre li abbiamo incontrati.
Continuano a non fidarsi dell'uomo e appena si accorgono
di noi scappano ma, non sono tipi molto attenti al mondo intorno a loro,
ci vuol poco a sorprenderli se il vento tira nella direzione giusta.
Le nostre emozioni oscillavano tra la curiosità di osservare
da vicino una famiglia "altra" mentre vive la sua vita
e l'eccitazione predatoria che ci mostrava porchette allo spiedo ambulanti.
I cuccioli però sono carini, giocano, teneri...
tenerissimi lo sarebbero di sicuro ma, chi glielo dice alla madre ?
Secondo me si incazza.
Meglio guardare e basta, poi è pure vietato,
vietatissimo.
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