L'inquinamento da cattolici paralizza la politica.
I cattolici sono cattolici perchè si raccontano il mondo in un modo preciso dove, tra l'altro, è imprescindibile riconoscere il primato del "magistero" nell'interpretazione dei loro "libri sacri" dove sono descritti i criteri comportamentali dell'umanità raccomandati dal "dio", quindi devono riconoscere il primato del Papa, dei Cardinali e dei Vescovi vari, altrimenti non potrebbero dirsi "cattolici" ma solo "cristiani".
Tra tutte le persone che si raccontano il mondo in questo modo ci sono sicuramente quelli più violenti e dalle misure spicce che si collocano "a destra", altri che si sentono molto "buoni" e dalle misure smielate che si collocano "a sinistra"e quelli che rappresentano gli interessi del clero si collocano "al centro".
Nella realtà, sia a destra sia a sinistra c'è gente che non si racconta il mondo alla maniera cattolica e questa gente non viene rappresentata o viene sommersa dalla rappresentazione del pensiero cattolico che inquina tutto.
Ora che le parole sinistra e destra sono diventate contenitori simbolici quasi indistinguibili a causa dell'inquinamento del pensiero cattolico presente in entrambe, una possibile cura alla paralisi è raggruppare le persone in base a come si raccontano il mondo, se in modo assolutista o relativista.
Chi si racconta il mondo in modo "cattolico" e quindi "assolutista" si collochi in un insieme e gli altri, non cattolici e relativisti, si collochino in un altro insieme.
Entrambi gli insiemi potrebbero generare al loro interno tutte le "ali" destre e sinistre che servono ma, tenute insieme dal "CORPO" del racconto del mondo che hanno in comune.
Corpo dai contorni ben definiti che gli attuali schieramenti non possiedono, specie a sinistra.
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