Il più bello dei mari è quello che non navigammo
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti
e quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.
Questo c'era scritto in quella poesia che mi hai letto in bagno quando la tua ultima sillaba è stata un singhiozzo.
Quelle frasi hanno colpito anche me come quattro grandi marosi colorati di vero. L'ultimo poi è stato travolgente.
Che sto aspettando a dirtelo ?
Ha ragione il poeta, quello che vorrei dirti di più bello devo dirtelo adesso. Prima che diventi impossibile.
Mi sono sempre saziato alla tua fonte, qualunque emozione da essa sgorgasse.
Sei bella, lo sei sempre stata e sai di buono.
Sai giocare giochi bellissimi e quando ti trascino nei miei ti innamori anche di essi e li cospargi di emozioni, che io bevo alla tua fonte.
I tuoi figli sono belli quanto te e ne sono innamorato. Anche le tue gatte diventano belle e le amo.
Sei felice quando tutti intorno a te sono sazi di cibo e di coccole. Allevi cuccioli di qualsiasi specie, mucchietti di pelo o mucchietti di foglie che siano. Mi mostri la femmina e la madre.
Io non le sapevo fare queste cose e tu me le insegni. Bellissimo, mi piace un sacco come le fai.
Anche adesso che gli ormoni non gridano più come prima cancello gli impegni quando costano un pomeriggio di giochi con te. E lo sai.
Se devo scegliere tra qualsiasi cosa e te, scelgo te da sempre.
Dimmi ti amo, ogni tanto me lo chiedi e te lo dico ma, come fai a riconoscere dentro a quel piccolo ti amo tutte le cose che ci metto dentro?
Non puoi ed allora te ne ho scritte alcune e dato che non me ne vergogno, le grido al vento.
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