Il primo freddo è arrivato e l'estate sembra già molto lontana eppure solo pochi giorni fa facevamo il bagno nel mediterraneo più caldo che riesca a ricordare.
La nostalgia per l'estate appena passata diventa ogni giorno più forte e le immagini di essa la rinforzano, anche se colte appena ieri, come questa bellissima bambina che giocava con Poldo, il cane di "meneaccorgo".
Cliccando sulle foto si ingrandiscono
Me ne accorgo non è ovviamente un vero nome ma, la frase che un corpulento signore pronunciava come saluto ogni volta che incontrava qualcuno.
Solo in seguito abbiamo scoperto che si chiama Marco e che vive dalle parti di Bologna.
Quando arrivammo al campeggio lui già c'era insieme ad un gruppetto di abitudinari frequentatori di quel posto che tornano, anno dopo anno, da almeno vent'anni.
Arrivano prestissimo, appena apre il campeggio sono già la e ovviamente si scelgono i posti migliori, che occupano per almeno un paio di mesi
In una piazzola vicina a quella di Marco c'era Titti che insieme al marito portava davvero pesce per tutti, pescato a bolentino o a traina dal gommone.
Per gli altri pescatori il pesce non c'è o non abbocca.
Nella foto sotto lei ed il marito mostrano la preda importante della giornata
Poi c'era Paolo, il polparolo, che un giorno trovò una bella ostrica e non sapeva come aprirla.
Prima che arrivassimo noi per i meritati complimenti e la nostra soluzione, aveva pensato di aprirla con il martello
Abbiamo risolto elegantemente il problema (con il coltello da ostriche che ci eravamo portati dietro) e così abbiamo acquisito il diritto di partecipare al rito dell'assaggio
Marco e Mirella quel diritto l'avevano già per "default"
Poco oltre c'era Renzo, 72 anni, che si immerge in apnea a profondità non banali, da solo.
La moglie, quando le permette di seguirla, l'aspetta sul gommone.
Quest'anno ha preso tre cernie, intorno ai 12 metri (dice lui, per non aumentare l'ansia della moglie ma, non ci credo, in quella zona le cernie di 5 kg stanno più giù)
Non ho fotografato le sue prede, peccato.
C'eravamo anche noi e per alcuni ero "il pescatore".
E' la prima volta che mi viene assegnato questo "ruolo" sociale
Non pescavamo cernie ma, ogni volta che uscivamo portavamo a casa un paio di chili di pesce tra perchie, corvi, triglie, orate, murene e polpi.
Quest'anno c'erano anche enormi branchi di barracuda a poche centinaia di metri dalla riva.
Inizialmente li avevo scambiati per aguglie, corpo lungo ed affusolato, testa lunga ma senza spada che stavano fermi pinnando nella corrente, a centinaia, sulle macchie di posidonie.
Le aguglie non si comportano così che io sappia.
Un giorno sparai al volo ad uno tra i più grossi del branco consapevole che le probabilità che potessi colpirlo mentre fuggiva erano minime.
Invece mirando un buon mezzo metro avanti e un bel po' in alto lo presi.
Aveva la faccia da luccio e quindi non era una aguglia come avevo pensato ma, un barracuda come quello della foto sotto, pescato a traina dal gruppetto dei pescatori amanti delle lenze.
I sub "normali" dicono che in questo mare non c'è niente e forse hanno ragione se paragonato ai mari tropicali ma, se si sa guardare qualcosa c'è.
Abbiamo comprato una macchinetta fotografica subacquea usa e getta della Kodak con dentro un rullino da 24 pose e 800 ASA di sensibilità , impermeabile fino a 10 metri, fuoco fisso, tempo fisso ed un pezzetto di plastica come obiettivo, un giocattolo praticamente.
Abbiamo scattato tutte le foto in una sola uscita in mare.
Il primo soggetto degno di uno scatto è stata ovviamente Lara
poi abbiamo immortalato un paio di polpi nascosti sotto gli scogli
Le murene abbiamo smesso presto di cacciarle perchè è un tipo di pesce che piace SOLO alla mia Lei e che non riesce a finire da sola, quindi dato che si uccide solo quello che si mangia, ci siamo limitati a fotografarle.
Poi abbiamo fotografato una medusa, un branco di piccoli pesci gialli, una triglia, un corvo ed una perchia ma, l'unica foto risultata decente è quella della perchia
Sulla destra nella foto c'è anche un riccio di mare come quelli che Lara ha imparato a pescare fino ai 6 o 7 metri di profondità sapendo dalle mie menzogne, dette solo a fini addestrativi, che erano solo tre o quattro metri d'acqua
A ferragosto, come tutti gli anni, organizzarono una "grande abbuffata" collettiva e ci invitarono all'evento.
Le regole erano semplici.
Ogni famiglia portava da mangiare per se in porzioni molto abbondanti, in modo che anche altri potessero assaggiare quanto cucinato.
Il risultato fu che il cibo era in proporzioni tali da risultare eccessivo.
Primi in tutte le forme, dagli gnocchi alla romana ai fusilli al ragù filanti di mozzarella, attraversando paste alla norma e banali spaghetti.
La carne alla fine è avanzata ma, la caponata della mia Lei e la sua "crema parmentier" hanno avuto il solito successo e di esse non sono rimaste nemmeno le tracce.
Quando, alla fine della cena, si sono messi a giocare al Karaoke abbiamo lasciato la comitiva perchè gli ululati di Paolo che pensava di cantare, erano davvero insopportabili
Vale, la gatta, la notte andava a caccia e la mattina trovavamo i suoi regali davanti alle tende.
Topolini, uccellini, lucertole.
In un camper vicino c'era Rosy dagli occhi di ghiaccio.
Suo marito lavorava tutte le sere fino a notte fonda in un villaggio turistico delle vicinanze come cantante ed animatore e Rosy qualche volta cercava la nostra compagnia rassicurante specie dopo un evento che ci ha raccontato e che ci ha fatto ridere molto.
Da alcuni giorni vedeva passare insistentemente davanti al suo camper un uomo basso, sudaticcio e col panzone che la guardava di sottecchi tanto da far sorgere in lei il sospetto che fosse un "maniaco" fino a quando una sera il tizio le si avvicinò e le disse con forte accento pugliese:
- Mi sembra di conoscerti. Ho saputo che tuo marito fa il diskjokey, forse ci siamo già visti a Barletta.
E lei: - si mio marito fa il diskjokey ma, a Barletta non ci siamo mai stati.
Allora il tizio le si avvicina e scrutandola dal basso negli occhi:
- ma che begli occhi che c'hai !
- mia moglie dorme, perchè non andiamo a fare una passeggiata in spiaggia?
E lei da romana verace:
- certo, come no, ora che torna mio marito ci vai con lui sulla spiaggia e vedrai come ti diverti.
Anche se ne abbiamo riso tutti l'evento l'aveva un po' preoccupata ma, non c'è stato alcun seguito.
Il tempo intanto passava ed il sole che a giugno tramontava a ovest nord ovest MOLTO a destra di Stromboli
pian piano scendeva verso sud avvicinandosi al vulcano
Fino a tramontarci sopra
per poi sorpassarlo nella sua corsa verso sud
sempre più evidente
aspettando un nuovo ciclo sempre uguale e sempre diverso.
Arrivederci a giugno.