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Quella che segue è una ricetta figlia della dieta ipocalorica
ed è la risposta alla domanda: come si potrebbero cucinare le lumache
in modo che siano la solita leccornia, senza portarsi appresso le
migliaia di calorie dei condimenti?
Dato che oli e grassi vari sono inutilizzabili, come veicolo dei profumi
che fanno la differenza, abbiamo usato le micelle di lipidi contenute nel latte.
Il risultato è stato eccellente, oltre le nostre più rosee aspettative.
Il nome corretto è "chiocciole" ma a Roma tutti le chiamano
lumache e la prima cosa da fare è spurgarle dalle erbe amare che si sono mangiate.
Se invece di raccoglierle in una giornata di pioggia le hai comprate già pronte
per il consumo, la fase di spurgo si salta.
Per spurgarle l'ideale è metterle in un secchio rigido con pangrattato o semolino
sul fondo e un coperchio pesante sopra, per circa cinque giorni.
Sciacquale almeno una volta al giorno in acqua fredda
aggiungendo sempre nuovo cibo nel secchio pulito.
Quando è il momento della cottura, dopo averle lavate più volte con acqua fredda
mettile in una grande pentola, ricoprile con latte freddo intero a cui avrai
aggiunto un pizzico di sale e accendi il fuoco a fiamma bassissima.
La temperatura del liquido salirà molto lentamente e moriranno
quasi senza accorgersene per colpo di calore, restando con il corpo
fuori dal guscio.
Appena morte e prima che il latte cominci a bollire aggiungi la salsa di pomodoro
e le spezie, mantieni la fiamma bassa e la pentola scoperta ad evitare che la schiuma
di una ebollizione energica trabocchi fuori.
Lascia cuocere integrando con acqua l'eccessiva perdita di liquidi e servi quando i liquidi
presenti avranno assunto la consistenza di una salsetta rosata come visibile nella foto.
Mangiate senza pane e trascurando la salsetta hanno pochissime calorie,
con tanto pane inzuppato nella salsa cresce il gusto ma, anche le calorie.
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