Fino a poco tempo fa la dicotomia spirito/materia aveva senso perchè indicava come "spirito" tutto ciò che non era tangibile, come quella cosa che i morti non avevano più ad esempio e con "materia" tutto il resto delle umane percezioni. Da qualche tempo questa ferrea dicotomia si è guastata perchè, con la scoperta dell'energia elettrica e delle proprietà dei magneti unite al concetto di "software" l'originale contrapposizione netta tra la materia e quello che materia non è perde di senso. Una scarica di elettroni in un fulmine è materia o spirito ? I muscoli delle calamite sono fatti di materia o di spirito ? Window XP è materia o una qualche specie di anima che quando abbandona il corpo del PC lo rende morto ? Queste ambiguità nascono dalla distanza esistente tra l'attuale racconto del mondo ed il vecchio, che continuano ad insegnare nelle facoltà cosiddette umanistiche come se ancora significasse qualcosa nel descrivere la realtà. Oggi, quando uno di oggi parla di materia si riferisce alla massa delle cose, per il resto ci sono altre parole, altri simboli ed altri racconti. Il vecchio concetto elementare di materia contrapposta allo spirito è scomparso dalla lingua moderna anche se moltissimi ancora non lo sanno
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