Se vi capitasse di avere una pelle d'agnello o di coniglio, vorreste conservarla e non sapete come fare.
Per sicurezza nel trasporto e per allungare i tempi sulla decisione se conciarla o meno, spargete un pugno di sale lato carne, piegatela ed arrotolatela con alcuni fogli di giornale.
In quello stato una pelle si conserva anche sei mesi, quando deciderete di conciarla vi serviranno solo acido muriatico, sale da cucina, detersivo per panni ed allume di rocca.
Il più difficle da trovare è l'allume di rocca.
Una volta lo vendevano in tutte le "colorerie" perché era molto usato come mordente prima delle colorazioni.
Oggi si trova ancora, sempre nelle stesse vecchie colorerie che ancora resistono all'incalzare dei centri commerciali pieni zeppi di prodotti normalizzati.
Le operazioni da compiere sono le seguenti:
1 - La pelle deve essere ripulita dai residui di carne rimasti attaccati (scarnificata) con molta attenzione ad evitare di bucarla involontariamente, operazione meglio se fatta a mani nude o con un coltellino non molto affilato.
2 - Lavarla bene in acqua fredda con detersivo a mano per i panni a Ph moderatamente basico come il sapone di Marsiglia.
3 - Lasciarla a bagno nel detersivo un paio di giorni lavandola ogni tanto e sostituendo il bagno almeno una volta. Sciacquare la pelle e sgocciolarla velocemente.
4 - Pesare la pelle sgocciolata (sia ad esempio 2 kg)
5 - Preparare un recipiente ponendo in esso acqua cinque volte il peso della pelle (dall'esempio di cui sopra 2 x 5 = 10 litri d'acqua)
6 - Prelevando dal recipiente l'acqua necessaria, scaldarne una parte e scioglierci dentro l'allume di rocca che dovrà essere il 2,5 % della soluzione finale totale, compresa la pelle; (nell'esempio di cui sopra 25 grammi/litro x 12 litri = 300 grammi)
7 - Sciogliere nella stessa acqua calda sale da cucina per ottenere una soluzione finale a circa 6° Be cioè circa 60 grammi di sale per litro. (nell'esempio di cui sopra 60x12=720 grammi di sale)
8 - Mescolare la soluzione nel recipiente finale e quando fredda aggiungere 2 gr. per litro di acido muriatico;
(nell'esempio di sopra 2x12=24 grammi di acido muriatico *puro*. Ipotizzando di usare quello in commercio che si trova diluito al 33%, bisogna moltiplicare per tre i 24 grammi di prima, quindi circa 70 grammi di acido muriatico al 33%)
9 - mescolare bene la soluzione ed immergerci la pelle per 48 ore, muovendola spesso.
10 - Sciacquarla in acqua semplice e porla ad asciugare lentamente stesa all'ombra.
Controllarla costantemente e quando cominciano a prodursi le prime chiazze di asciutto lato cuoio stenderle tirandole con le dita eliminando nel frattempo tutti i residui di derma e di carne rimasti facilmente riconoscibili come diversi dal cuoio.
Nell'operazione si produrranno nel cuoio delle screpolature bianche che espandendosi, ad asciugatura terminata caratterizzeranno con il loro bianco diffuso, la concia bianca all'allume di rocca.
Attenzione ai tempi di asciugatura.
Se qualche zona sottile della pelle si asciugasse troppo rapidamente diventando rigida come latta, diventerebbe impossibile stenderne le fibre con le dita per ammorbidirla a meno di non portare tutta la pelle nuovamente nello stato "trippa" immergendola in acqua per qualche giorno e poi ricominciare da capo il processo di asciugatura.
11 - Ad asciugatura e stiratura completata lasciarla stagionare almeno 30 giorni , poi strofinare il lato cuoio con pietra Pomice fino a far raggiungere alla pelle la consistenza del velluto.
Seguendo queste semplici regole otterrete un buon risultato.
Se volete approfondire l'argomento fino ad ottenere risultati eccellenti che permettono di scegliere lo spessore o la resistenza della concia giocando con le velocità di reazione, le molecole interessate, i legami che si formano, gli acidi e le basi... andate a studiare su questo sito dell'Istituo Conciario
Un nuovo articolo sui metodi di concia glace' lo trovate QUI
non pensavo di trovare la soluzione al mio problema.grande internet e tante grazie.aggiuto a preferiti
Di
loris
(inviato il 01/11/2008 @ 21:17:50)
@ Loris - Sull'articolo non l'ho scritto ma, se vuoi fare un esperimento per ottenere una concia all'allume morbidissima, prova ad aggiungere alla soluzione 20 grammi per litro di un grasso solubile in acqua.
Dopo un paio di mesi otterrai una concia che ormai non si trova più dato che tutto viene fatto industrialmente e ciò che ti propongo non ha senso in un procedimento industriale.
Il grasso solubile in acqua di cui scrivo è semplicemente il rosso d'uovo.
Aggiungi rossi d'uovo alla soluzione (200 grammi di rosso d'uovo per 10 litri d'acqua).
Ovviamente all'inizio la pelle conciata come già descritto puzza d'uovo ma, dopo un paio di mesi la puzza scompare e ti rimane una pelle con una morbidezza incredibile.
Di
Piton
(inviato il 03/11/2008 @ 15:30:03)
Ciao, ti segnalo che l'allume di rocca è anche usato al posto del dopobarba e che tempo fa lo ho trovato alla Rinascente..In barrette noialtri lo sfreghiamo sulla pelle appena rasata per bloccare emorragie. Lo usano spesso anche i barbieri, posto che (come le colorerie) essi abbiano resistito all'invasione dei coiffeur unisex. Consiglio quindi a chi non lo trova in coloreria di chiedere ad un barbiere o farsi un giro nel reparto profumeria dei centri commercili più forniti. Ciao e complimenti per il sito, sono capitato qui in cerca della ricetta per la trippa!
Di
RuPhUs
(inviato il 15/12/2008 @ 21:41:05)
@RuPhUs - Ben arrivato, intanto Per quanto riguarda l'allume di rocca, hai perfettamente ragione. Si trova anche nella versione dopo barba astringente ed anti emmorragico solo che in quelle confezioni ha un costo, a dir poco, "osceno"
Di
Piton
(inviato il 16/12/2008 @ 00:39:19)
e x quanto riguardal'acido muriatico dove l'avete trovato e che percentuale? ci vuole qualche permesso e dove bisogna cercarlo? grazie mille alessandro io l'allume di rocca l'ho trovato in farmacia...
@ Alessandro - L'acido muriatico (acido cloridrico) si trova nelle ferramenta o negli smorzi dove vendono materiale per muratori.
Devi usare quello al 33% che viene utilizzato in edilizia per ripulire i pavimenti e le piastrelle dai residui di malta, non quello che si trova nei supermercati che è troppo diluito.
Per le percentuali ed i metodi del suo utilizzo nella concia bianca delle pelli vedi l'articolo che hai commentato al punto 8.
Saluti cordiali ed auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 08/09/2009 @ 12:48:22)
Per una buona riuscita della concia, è molto importante fare una buona scarnatura, specialmente per le pelli di coniglio.
Di
Michele
(inviato il 16/09/2009 @ 15:10:32)
@ Michele - Hai perfettamente ragione anche se per i principianti forse è meglio operare la scarnificazione minuta durante la fase di asciugatura dopo la concia. Se non altro si effettua tirando via con le mani i brandellini di carne residua e si evitano i rischi di tagli involontari che il coltello affilato da scarnificatore, usato da mani poco esperte, quasi certamente provoca
Di
Piton
(inviato il 16/09/2009 @ 20:08:31)
ciao ragazzi, io ho una pelle, con vello, di montone, comprato da un pastore in Tunisia. E' bella, ma puzza tantissimo perchè non conciata. L'odore, dopo questo trattamento, scompare?
Di
gio
(inviato il 15/11/2009 @ 00:43:44)
@ gio - Devi prima "rinverdire" la pelle e poi effettuare il trattamento descritto nell'articolo.
In altre parole devi lasciarla ammollo in acqua fredda fino a quando non torna nella condizioni di "trippa".
Saranno necessari due o tre giorni almeno.
Quando è ridiventata molle cominci le operazioni di concia.
Confermo che dopo la concia all'allume il cattivo odore scompare.
Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 15/11/2009 @ 11:26:47)
Ciao a tutti, ho seguito le istruzioni su una pelle di agnello, la lana è venuta bene ma la pelle tende ad essere un po' "rigida", come fare per ammorbidire? ora sto aspettando i giorni per passarla con la pietra pomice, poi migliora? è rimasto un leggero odore di pecora, con il passare del tempo passa? non vorrei aver sbagliato qualcosa...
mi hanno detto che con l'allume rimane sempre rigida, che bisogna farla con il rovere per avere un buon risultato... cosa dite? grazie
Di
Romina
(inviato il 16/11/2009 @ 15:15:25)
@ Romina - Se la pelle è rimasta troppo rigida la causa più probabile è una scarsa stiratura delle fibre mentre si stava asciugando.
Avresti dovuto essere più energica e più continua.
Quando la "carteggerai" con la pietra pomice la superfice diventerà molto soffice al tatto ma, l'operazione influisce poco sulla consistenza del derma profondo.
La prossima volta, se vorrai avere un risultato complessivo anche più morbido delle pelli conciate industrialmente al cromo, usa la tecnica dell'ingrassaggio delle fibre interne con il rosso d'uovo, descritta nel commento numero due.
Inizialmente puzzerà d'uovo ma, dopo un paio di mesi sarà più morbida di un paio di guanti e la puzza d'uovo sarà scomparsa.
Non sappiano niente della concia alla rovere.
Dovrebbe essere la concia al tannino di cui sono ricche le "galle" di rovere ma, sapevo che quella al tannino è una concia molto lunga e più adatta ai cuoi da scarpe che alle pellicce.
Però, se hai altre informazioni o altre esperienze saremo felicissimi di apprenderle e condividerle sul blog.
Di
Piton
(inviato il 16/11/2009 @ 17:28:33)
Ciao piton, ti ringrazio molto, ora vediamo come viene e il prossimo agnello riproviamo con l'uovo così vedremo la differenza, ti terrò informato. grazie
Di
Romina
(inviato il 17/11/2009 @ 11:27:23)
ciao mi chiamo andrea.. se volessi conciare una pelle provvista di testa, tipo quella di un caprone, come fare? sapete dirmi qualcosa?
Di
andrea
(inviato il 28/03/2010 @ 16:47:35)
@ Andrea - Impegno notevole, direi Non abbiamo esperienza su come si possano conservare teste intere. Più che di concia si tratta di processi di mummificazione. Faccio solo qualche considerazione su quale tentativo farei nel caso mi si presentasse il problema. Intanto sarebbe necessario eliminare dalla testa tutte le parti molli, dall'interno. Cervello e occhi come minimo. Poi concerei il tutto come al solito ma dedicando alla testa il quadruplo del tempo di concia, magari usando le tecniche moderne di acidificazione e poi basificazione per essere certi che il conciante penetri in profondità portato dall'acido e poi si fissi ai tessuti biologici spinto dalla basificazione del bagno. Visto il periodo stavo giusto pensando di aggiornare un po' l'articolo aggiungendo queste nuove metodologie. Penso comunque che sarebbe opportuno dopo la concia per sicurezza, effettuare anche delle iniezioni di formalina sui tessuti molli sottocutanei della testa e dentro le corna ma, non ho mai provato quindi, nessuna garanzia di successo. Se in seguito puzzasse troppo, tagli via la testa
Di
Piton
(inviato il 29/03/2010 @ 02:38:28)
grazie!! qualora avessi dubbi nell'esecuzione del procedimento, anche la testa finirà nell'arrosto senza sprechi ;)
Di
andrea
(inviato il 29/03/2010 @ 17:05:19)
in passato ho scuoiato piccoli uccellini e ho "bagnato" la parte interna con della formalina. per il cranio, rimasto integro con becco e il resto confermo la fattibilita' delle iniezioni di formalina.
Di
luca
(inviato il 31/03/2010 @ 16:21:40)
@ Luca - Grazie per le informazioni.
Di
piton
(inviato il 02/04/2010 @ 00:30:06)
dove reperire la formalina???
Di
andrea
(inviato il 08/04/2010 @ 18:35:53)
@ Andrea - La formalina puoi trovarla nelle farmacie (a caro prezzo) oppure nei rivenditori di prodotti chimici della tua città.
Di
Piton
(inviato il 09/04/2010 @ 11:00:29)
ciao a tutti ho provato a conciare una pelle di agnello all' allume, prima è stata immersa nella soluzione con le varie percentuali, dopo è stata stirata legata con dei paletti e successivamente ho passato la pietra pomice. si era ammorbidita ma faceva ancora puzza così ho lavato la pelle con sapone di marsiglia. adesso che si è asciugata non fa più puzza ma sembra una lastra di marmo, come posso fare per farla tornare morbida? cosa posso usare oltre al rosso d'uovo? aspetto consigli. ciao Antonio
Di
antonio
(inviato il 20/05/2010 @ 13:40:03)
@ Antonio - Le operazioni di lavaggio andavano effettuate PRIMA della concia e non dopo Adesso per recuperare la pelle devi effettuare una "riconcia". La metti a mollo in acqua fredda fino a quando non torna "in trippa" (ci vorranno un paio di giorni) e poi segui le istruzioni indicate nel secondo articolo sulla concia glace'. La cosa importante, che forse non ho sottolineato abbastanza, è che la pelle si deve asciugare all'ombra e *lentamente* in modo che sia facile controllare il processo. Non serve che stia in tensione. Appena una zona si è asciugata (di solito le parti periferiche più sottili) la stiri con le dita. Si formeranno delle striature bianche che, continuando a tirare nelle varie direzioni, assumeranno una colorazione bianca omogenea e man mano tutta la pelle diventerà bianca e morbida. Prima delle rifiniture con pietra pomice o carta vetrata fine è necessario aspettare circa trenta giorni. Nel frattempo la pelle avrà perso tutti i suoi odori e la concia sarà completata e "stagionata". Se fai come descritto nel secondo articolo non puoi sbagliare ed otterrai un ottimo risultato. Se vuoi evitare la riconcia puoi tentare di inumidirla spalmandoci sopra, lato carne, uno strato di segatura umida. Quando avrà assorbito la giusta quantità di umidità tanto da permetterti di "stirarla" con le mani forse la recuperi senza ulteriori conce.
Di
piton
(inviato il 20/05/2010 @ 17:43:52)
ciao,ho effettuato grazie alle informazioni del sito,diverse conciature,quasi tutte con successo.Una di queste,una pecora,è venuta bellissima ma presenta una macchia umida e grassa e di color giallo scuro,che nonostante siano passati oltre 2 mesi di asciugatura non è ancora scomparsa,nel frattempo è anche comparso un leggero odore di pecora(solo sulla macchia)..cosa devo fare? grazie
Di
samir
(inviato il 16/02/2011 @ 22:40:14)
@samir - Bella domanda! Non ho idea su quale potrebbe essere l'origine della macchia. Forse una zona molto grassa che non hai adeguatamente "scarnificato" ma, mi sembra improbabile. Di solito l'eccesso di grasso si trova nella parte ventrale e vicino alla coda. Se la macchia ha una consistenza più solida e compatta rispetto al resto potrebbe essere che non hai stirato adeguatamente quella parte. La soluzione estrema e di sicuro successo è bagnare nuovamente la pelle fino a portarla nello stato "in trippa", lavare con sapone la parte gialla e poi far riasciugare la pelle come fosse appena uscita dai bagni. Operazione da fare velocemente evitando il più possibile di "lavare via" anche il rosso d'uovo che è già penetrato tra le fibre.
Di
Piton
(inviato il 16/02/2011 @ 23:12:41)
@ samir - mi è venuta in mente un'altra possibile causa. Quando abbiamo provato a conciare molte pelli contemporaneamente abbiamo ottenuto un disastro perchè, non avendo "bottali" rotanti ma solo bacinelle ferme, molte pelli presentavano zone poco conciate o non conciate.
Erano chiazze giallastre, dure e puzzavano. Abiamo dovuto conciarle daccapo una ad una.
Non sarà che hai lasciato quella zona fuori dalla soluzione di concia o all'interno di una piega della pelle per troppo tempo?
Nel caso fosse così dovrai riconciarla come fosse la prima volta.
Di
Piton
(inviato il 17/02/2011 @ 16:03:40)
grazie delle risposte,sto ripetendo le operazioni di concia da principio e oggi ho immerso la pelle nella soluzione...vedremo.
Sapresti inoltre dirmi se posso riutilizzare il bagno per una pelle da conciare subito dopo?sto parlando della concia senza uovo etc. dove non ci sono da fare operazioni in sequenza.inoltre..sapresti darmi consigli su come tingere le pelli? grazie ciao.
Di
samir
(inviato il 22/02/2011 @ 18:55:59)
@ samir - per riutilizzare il bagno dovresti aggiungere un po' di allume fino ad ottenere la densità ed il Ph iniziale ma, senza strumenti adeguati sarebbe meglio sacrificare qualche centinaio di grammi di sali ed andare sul sicuro usando un nuovo bagno.
Non ho mai effettuato colorazioni ma, su un libro che ho in campagna sono descritti gli antichi metodi preindustriali.
Se non hai fretta ed hai chiaro quale colore vorresti ottenere, appena avrò il libro a portata di mano ti farò sapere.
Di
Piton
(inviato il 23/02/2011 @ 01:12:15)
non ho in mente nessun colore in particolare ma sono solo curioso di allargare il campo dei miei esperimenti,ogni informazione che potrai darmi sarà gradita e preziosa. grazie ancora.
Di
samir
(inviato il 23/02/2011 @ 17:59:01)
ciao piton..ho ancora bisogno d'una tua consulenza..ho oggi acquistato in un mattatoio una pelle di vitello,è davvero grande rispetto alle pecore e conigli fatti fino ad ora,misura oltre 2m x 2 ed è ovviamente molto più spessa e pesante,ora sta in frigorifero e nei prossimi giorni appena avrò tempo inizierò ad operare.Il quesito è:nel caso d'una pelle molto spessa e grande,come questa,i tempi di immersione cambiano o mi attengo ai soliti 2 giorni? grazie
Di
samir
(inviato il 01/03/2011 @ 00:11:52)
@ samir - Sei un tipo di quelli che se i problemi non arrivano da soli se li va a cercare Anche a mio figlio era venuta quest'idea dato che ha un amico che alleva qualche vitello e fino ad ora sono riuscito a dissuaderlo, con te è troppo tardi per provarci Spero che tua abbia gli ampi spazi necessari all'operazione perchè dentro un appartamento cittadino la vedo dura. Uno degli argomenti che ho usato per dissuadere mio figlio è che la concia all'allume è una "falsa concia" nel senso che se la pelle dopo la concia si bagna, ritorna "in trippa" e bisogna ricominciare tutto daccapo. Con le pellicce è un problema solo teorico ma, con una pelle di vitello usata come tappeto la probabilità che qualche bambino la bagni è abbastanza alta ed allora sarebbe meglio usare i sali di cromo invece che i sali di allume, peccato che i sali di cromo sono un pochino tossici e non mi sembra il caso di giocarci nella vasca da bagno Per i tempi di concia ovviamente cambiano con lo spessore della pelle ma, non so dirti esattamente QUANTO cambiano. Sarà necessario usare il metodo sperimentale, cioè controllare che i sali di concia abbiano attraversato tutta la sezione tagliando un piccolo lembo di pelle periferica e guardando il colore della sezione. Con i sali di cromo è facile perchè quando penetrano la pelle diventa verde dove sono arrivati, con i sali di allume diventa bianca ma, non di un bianco così evidente come succede con il verde del cromo. Ti consiglio di usare il secondo procedimento che ho raccontato, quello con il bagno di acidificazione prima e di basificazione poi, così risparmi sali, fai prima ed inquini di meno. La fase che mi preoccupa di più non è la concia ma, la palissonatura, quello stiramento di cui raccontavo, che le industrie effettuano con macchine apposite e che in casa si ottiene con le "sante manine". Una pelle così grossa e così spessa non credo possa essere facile da "stirare" a mano. Non so che altro dirti perchè sono operazioni che non ho mai fatto e che non ho nemmeno intenzione di fare ma, dato che stai cominciando a farle tu, ti prego di raccontarci poi com'è andata
Di
Piton
(inviato il 01/03/2011 @ 12:54:07)
bene bene..sospettavo di essermi messo in una situazione difficile,adesso che me lo confermi anche tu è diventata una certezza. Comunque..usando come tu suggerisci il secondo metodo,gli intervalli di tempo da rispettare per unire man mano i vari elementi cambiano o no?cioè..anche il tempo di acidificazione andrebbe aumentato..inoltre altro quesito,la concentrazione dei prodotti resta invariata o va aumentata anche quella? ti farò sapere presto come vanno i lavori e se dovesse riuscire bene magari ci proverai anche tu insieme a tuo figlio :) ciao e grazie
Di
samir
(inviato il 02/03/2011 @ 21:11:58)
@samir - si, le concentrazioni devono restare costanti, solo il tempo deve essere aumentato, oltre alla quantità di soluzione, ovviamente. Facci sapere, siamo curiosi
Di
Piton
(inviato il 02/03/2011 @ 23:01:16)
@samir - Non mi sono dimenticato della tua domanda circa i metodi di colorazione delle pelli ma, data una rapida scorsa al libro di cui raccontavo, mi sono reso conto che non è possibile farne un riassunto, sono decine e decine di pagine che spaziano dalla tintura dei cuoi senza peli alla tintura delle pellicce.
Temo che dovrai comprarti il libro e poi fare gli esperimenti.
Il titolo:
" G. Costanza - Il tecnico operaio conciatore e pellicciaio"
Editore Hoepli ISBN 88-203-1290-5
Di
Piton
(inviato il 06/03/2011 @ 14:07:32)
ciao piton,andrò di corsa alla ricerca del libro.Nel frattempo le operazioni sul vitello stanno andando avanti,è bellissimo misura 3 m x 3 m e pesa cira 22 kg.domani lo immergerò nella soluzione conciante(spero) e ho ancora qualche quesito.cosa succederebbe se eccedessi nei tempi di immersione?poi cosa ne pensi di farlo asciugare inchiodandolo ben teso su un pannello di legno di adeguate dimensioni? a presto
Di
Anonimo
(inviato il 08/03/2011 @ 12:12:07)
@Samir - Ricordo che una volta il nonno, guardando nel dettaglio una grossa pelle di montone che stava a mollo da diversi giorni nella soluzione conciante esclamò nervoso "si è bruciata". Però non so da cosa se ne fosse accorto nè quali siano i sintomi A me non è mai successo anche perchè non uso le dosi "ad occhio" come faceva lui e tengo conto dei tempi. Però, il messaggio che mi è arrivato è che "si può bruciare" anche se non so cosa significhi. Se osservi la pelle durante la concia e la guardi facendovi passare dentro una luce forte, quando non è conciata dovrebbe risultare traslucida, quando è conciata dovrebbe risultare di un biancastro opaco. Non credo che stendendo la pelle con i chiodi tu possa ottenere la sua morbidezza. Diventerà una bella latta piatta Devi ingrassarla molto, o con il rosso d'uovo o con gli oli solfonati se sai dove trovarli, e poi stirarla. Non so cos'altro suggerirti, sei tu quello che fa l'esperimento e sei tu quello che diventerà "esperto"
Di
Piton
(inviato il 08/03/2011 @ 16:42:08)
dopo 6 giorni di ammollo e 150rossi d'uovo oggi ho messo la pelle ad asciugare.Ho più o meno quadruplicato o quintuplicato i tempi dei vari passaggi e del tempo totale di immersione,in teoria credo che dovrebbe funzionare. per quanto riguarda l'ingrassaggio con le uova(per gli olii solfonati ancora non mi sento pronto),c'è un passaggio ulteriore o è sufficiente averle aggiunte alla soluzione di concia? ti farò presto sapere come sta procedendo l'impresa,ho anche fatto qualche foto. ciao
Di
samir
(inviato il 13/03/2011 @ 23:32:25)
@ samir - non servono ulteriori passaggi. Basta aver aggiunto i rossi d'uovo alla soluzione conciante dopo la basificazione. Gli oli solfonati possono essere aggiunti anche dopo ma, dato che non li usiamo è pura letteratura Bene per le foto. Quando avrai finito magari raccontiamo agli altri, con un articolo apposito, la tua esperienza.
Di
Piton
(inviato il 14/03/2011 @ 12:11:49)
rieccomi in cerca di suggerimenti.. il vitello sta asciugando,sembra che si sia conciato su tutta la sua superficie,ma...come tu avevi pronosticato..ho grossi problemi con la stiratura. la pelle è ormai ad asciugatura avanzata e stirare le fibre è pressoche impossibile se fatto semplicemente con le manine,mi ritrovo quindi con una bella pelle ma decisamente rigida e molto spiegazzata perimetralmente. Che fare??
Di
samir
(inviato il 21/03/2011 @ 23:50:26)
@ samir - Non si possono inserire link nei commenti ma, voglio mostrarti una foto che è l'unico suggerimento utile che posso darti.
Copia ed incolla sulla barra degli indirizzi del tuo browser l'indirizzo di seguito:
http://www.lacucinaditonia.com/public/palissonatura_grande.jpg
Ti apparirà una foto, guardala ed agisci. Più di questo non posso fare.
Di
Piton
(inviato il 23/03/2011 @ 11:50:04)
ma qualcuno ha già provato con la pelle di coniglio? perchè il mio problema adesso è.. visto che la pelle pesa 3 etti in un litro e mezzo d'acqua non si bagna nemmeno...
Di
Daniele
(inviato il 21/07/2011 @ 21:23:27)
@ Daniele - Le pelli di coniglio sono state le prime ad essere oggetto delle nostre attenzioni La procedura indicata su di esse funziona benissimo. Se leggi l'articolo sulla concia "glacè" vedrai che i litri indicati nel primo articolo sono solo una generica indicazione tendente al risparmio. Niente e nessuno ti vieta di usare 5 o 10 litri di soluzione per conciare una pelle di 300 grammi. Usa quella che ti serve.
Di
Piton
(inviato il 21/07/2011 @ 22:19:57)
Ho letto con piacere l'articolo. Da parecchio tempo cercavo istruzioni abbastanza dettagliate per provare a conciare la pelle. Ho alcune domande: 1-Nel procedimento descritto, le pelli sono depilate? Se si, come si deve fare? 2-Se ho capito bene la concia all'allume non è irreversibile, ma se volessi utilizzare quella pelle per fare ad esempio un paio di guanti o qualcos'altro da indossare cosa si potrebbe fare affinchè l'umidità non costituisca un pericolo? 3-Le sostaze utilizzate per la concia con quali accortezze vanno maneggiate? GRAZIE
Di
just
(inviato il 20/08/2011 @ 00:48:15)
@ Just - Nell'articolo che hai commentato le pelli non sono depilate ma, se leggi l'articolo sulla concia "glacè" troverai in esso il racconto di una nostra piccola disavventura che ci ha portato a depilare involontariamente una pelle.
Il processo di concia all'allume è efficace sia che le pelli siano in pelliccia sia senza.
Non è l'umidità il "nemico" della concia all'allume ma, l'acqua.
Con la concia glacè ci si facevano guanti per signora ed anche pellicce.
La cosa importante è che il lato "derma" non si bagni tanto da ammollarsi. Se succede quando si asciuga diventa rigido a meno di non rifare le operazioni di stiramento descritte nell'articolo ma, se il lato pelo della pelliccia si bagna di pioggia non succede niente.
L'allume viene usato da millenni anche come "stagnasangue" nelle piccole ferite dovute alla rasatura della barba e come astringente sulla pelle delle signore (una volta anche nelle parti intime per simulare una perduta verginità) quindi nessun pericolo nel maneggiarlo.
Il componente più "pericoloso" è l'acido muriatico (acido cloridrico)ma, con le dovute cautele classiche nel maneggiare gli acidi forti (MAI dare da bere all'acido, ad esempio)e dato l'uso giornaliero che se ne fa nelle pulizie domestiche, direi che è un "pericolo" abbastanza piccolo.
Auguri di successo quando ci proverai.
Di
Piton
(inviato il 20/08/2011 @ 11:01:19)
credete che questo metodo si possa usare anche per una pelle di pitone?
Di
donatella
(inviato il 24/08/2011 @ 00:43:12)
scusa Piton, mi sono resa conto che iltuo blog non tratta solo di concia delle pelli ma anche di politica ed attualita'e non vorrei che la mia domanda fosse male interpretata. Vivo in Messico e realmente ho una pelle di pitone di 170cm che i miei cani hanno cacciato dietro casa, e' piena di buchi e non vale la pena di cercare un conciatore ma mi piacerebbe provare a farlo io. oltretutto credo di aver gia fatto un errore perche' per farla seccare rapidamente senza che fosse invasa dalle formiche l'ho cosparsa di calce, e' grave? ti sarei grata se potessi darmi un consiglio
Di
donatella
(inviato il 24/08/2011 @ 03:00:52)
@Donatella - Nessun problema e nessun fastidio. Mio figlio ha provato a canciare la pelle di una piccola biscia con il procedimento all'allume. Mi ha raccontato che il risultato non è stato soddisfacente perchè la pelle è rimasta rigida dopo l'asciugatura ed era impossibile stirarla come si fa con le pelli di agnello o coniglio perchè saltavano via le squame. Quindi non so che consigli darti, per giunta mi trovo in città, lontano da un vecchio libro sui metodi di concia dove, non ricordo di aver letto niente riguardo ai serpenti ma, posso anche ricordare male. La calce saponifica i grassi e distrugge i follicoli dei peli, si usa per depilare le pelli in un bagno detto "calcinaio". Nel tuo caso non so se anche le squame hanno un loro follicolo come i peli che la calce potrebbe aver distrutto, speriamo di no. Escludendo la concia all'allume una possibile alternativa potrebbe essere quella all'olio di pesce, anche se non l'ho mai provata. Praticamente, dopo aver rinverdito e pulito la pelle, devi cospargerla lato carne di abbondante olio di pesce, avvolgerla su se stessa come un salsicciotto, ricoprirla poi con dei giornali sempre avvoltolati e lasciarla stare alcuni mesi in un luogo riparato e fuori casa perchè l'olio di pesce puzza di pesce I libri dicono che funziona ma, ti ripeto, non ho mai provato quindi non posso testimoniare la bontà del metodo.
Di
Piton
(inviato il 24/08/2011 @ 22:02:52)
Ciao, sono da poco entrato in possesso di una pelle di cinghiale, volevo sapere se per caso i procedimenti e i tempi di attesa siano gli stessi, per ora l'ho salata e avvolta (lato carne) con il giornale. Però durante la notte non sò cosa sia ben successo ma si è sciolto e la pelliccia ha colato tutto per terra. per ora l'ho messa in busta chiusa ed in un recipiente in vasca per non fare lo stesso danno. Come altra cosa vorrei chiederti riguardo la coda. Come posso trattarla? E' ancora sana e quindi penso piena di nervi cartilagine e tutto il resto, ho gi lavorato con il coltello per tagliare la parte molla alla fine della coda e sotto la coda, verso il posteriore. Quanto la posso tenere ancora così?
Grazie ancora per l'attenzione
Di
Ivan
(inviato il 01/02/2012 @ 22:05:19)
@Ivan - Dubito che una pelle di cinghiale possa essere conciata all'allume con buoni risultati, anzi, dubito in generale che la pelle di un "suino" sia conciabile o sia desiderabile conciarla perchè non ho notizie di simili lavori ed un motivo ci sarà. Forse perchè è troppo grassa ed il grasso non si concia, forse perchè il risultato del processo di concia, se avvenisse, darebbe risultati scadenti. Insomma, non lo so. Probabilmente non si può conciare ma, se ci provi poi facci sapere La coda devi aprirla completamente con un lungo taglio ed eliminare tutto ciò che non è pelle.
Di
Piton
(inviato il 02/02/2012 @ 01:03:33)
Una notizia che purtroppo temevo dai vari commenti, devo dire che è abbastanza grassa in alcuni punti, ma farò una prova. Fortunatamente non l'ho pagata quindi anche se non riuscirò a creare una conciatura perfetta vi farò sapere il risultato. Grazie ancora Piton ;)
Di
Ivan
(inviato il 02/02/2012 @ 01:12:17)
@Ivan - Rettifico. Sui miei libri non ci sono cenni alla concia di pelli di maiale o di cinghiale ma, facendo un giro in rete pare che le concino. Se le conciano significa che è possibile farlo anche con l'allume quindi puoi provarci. Dato che la pelle è sicuramente più spessa di quelle di agnello o coniglio, raddoppia o triplica i tempi ed usa molta energia in fase di "stiramento" durante l'asciugatura lenta altrimenti ti verrà rigida come una latta.
Di
Piton
(inviato il 02/02/2012 @ 01:15:16)
Salve, mi chiamo marco e volovo chiedervi se è possibile conciare una pelle di volpe con questo sistema o se bisogna avere delle avvertenze particolari. Grazie
Di
Marco
(inviato il 02/02/2012 @ 10:02:52)
@ Marco - Si, nessun problema. Qualsiasi pelle di animale da pelliccia può essere trattata con la concia all'allume. Magari sarebbe meglio se seguissi le istruzioni date nell'articolo "La concia glacè tra antico e moderno".
Di
Piton
(inviato il 02/02/2012 @ 12:49:54)
Ciao Piton, ti volevo ringraziare e dirti che ho letto "La concia glacè" ma non sono riuscito a trovare l'articolo in cui spiegano gli "stiramenti" da eseguire una volta conciata la pelle. Se mi puoi indicare l'articolo al quale si riferisce oppure spiegarmi brevemente come stirare la pelle. Grazie ciao
Di
Marco
(inviato il 03/02/2012 @ 16:15:15)
@Marco - Le informazioni le trovi al punto 10 dell'articolo che stai commentando
Di
Piton
(inviato il 03/02/2012 @ 16:36:38)
Ok! Le farò sapere il risultato. Saluti
Di
Marco
(inviato il 03/02/2012 @ 21:23:09)
oggi ho preparato la soluzione per conciare una pelle di coniglio seguendo i tuoi consigli spero che vada tutto BENE. BUONA SERA
Di
Riccardo
(inviato il 09/03/2012 @ 21:36:32)
@ Riccardo - Vedrai che andrà tutto così bene che ti dimenticherai di raccontarcelo
Di
Piton
(inviato il 10/03/2012 @ 11:21:43)
Buona sera volevo dirle questo:dopo che la pelle e' asciugata devo aspettare circa 30 gg prima di passare la pietra pomice, o puo' bastare unasettimana o10 gg? NB la pelle in questione e' di coniglio e pesava 300 grammi
Di
Riccardo
(inviato il 12/03/2012 @ 21:10:44)
@ Riccardo - Spero che durante l'asciugatura tu abbia stirato tra le dita la pelle in modo che adesso è completamente bianca e molto flessibile anche se non ancora vellutata al tatto.
Se la pelle sta in queste condizioni puoi già cominciare a carteggiarla leggermente. Se vedi che la carta vetrata (o la pietra pomice) "impasta" (nel senso che si producono rotolini di pelle invece che polvere)significa che è ancora troppo umida ed è meglio aspettare ancora un po'.
Trenta giorni sono una indicazione di massima che comprende anche grosse pelle di montone. Per quella di un coniglio penso che basti molto meno tempo.
Di
Piton
(inviato il 12/03/2012 @ 22:25:39)
Buonasera grazie per avermi risposto, domani iniziero' pian piano questo lavoretto. SEI MOLTO GENTILE. Io lavoro con una ditta che raccoglie pelli ai mattatoi ma fino ad ora non avevo mai provato a conciare una pelle
Di
Riccardo
(inviato il 13/03/2012 @ 20:51:37)
@ Riccardo - Ti trovi in una posizione molto privilegiata per giocare a questo gioco Dato che, da quanto ho capito, non hai ancora cominciato, vatti a leggere anche l'articolo sulla concia "glacè" in questa stessa sezione. Si ottengono risultati migliori e si risparmia soluzione, allume e tempo. Questa qua sopra era la "ricetta del nonno" che funziona certamente ma, quella che si basa sull'analisi scientifica del processo, funziona meglio davvero.
Di
Piton
(inviato il 14/03/2012 @ 01:58:59)
Grazie accetto il tuo consiglio. Ci risentiremo alla prossima pelle. Buonasera
Di
Anonimo
(inviato il 14/03/2012 @ 20:54:48)
buona sera piton. mi chiamo matteo. ho provato a conciare una pelle di agnello di un mio amico pastore ma non sapendo niente l'avevo messa in più o meno 10 litri acqua fredda qualche giorno con circa un kilo di sale grosso, girandola spesso (tutto molto ad occhio). l'ho stesa e fatta asciugare, in un posto all'ombra, su una cornice di legno in modo che passasse l'aria. asciugata gli ho tolto i residui di grasso e l'ho stropicciata a mano e devo dire che è venuta morbida e dopo un anno è ancora qui perfetta. le mie domande sono: 1 facendo cosi, solo con sale, c'è il rischio che nell'arco di 3-4.. anni abbia problemi? 2 c'è rimasto l'odore di pecora che non è fastidioso però volessi eliminarlo completamente dovrei farla tornare a trippa e poi usare l'uovo per forza? grazie
Di
matteo
(inviato il 10/04/2012 @ 18:42:38)
@ Matteo - La pelle di cui scrivi non è conciata ma, solo salata perchè si possa conservare abbastanza a lungo anche se tre o quattro anni mi sembrano troppi. Non credo che durerà tanto. Se vorrai conciarla davvero dovrai riportarla in trippa e seguire le istruzioni, per forza Vedrai che il risultato sarà tutta un'altra cosa e non puzzerà più di pecora.
Di
Piton
(inviato il 10/04/2012 @ 20:14:20)
ti ringrazio...allora seguirò le istruzioni sopra e tra 10 pelli avrò una bella coperta per l'inverno :)
Di
matteo
(inviato il 11/04/2012 @ 09:07:15)
@ Matteo - Leggiti anche l'articolo sulla concia "Glacè", servono meno prodotti e il risultato è migliore.
Di
Piton
(inviato il 11/04/2012 @ 10:56:58)
ho una pelle di serpente che tenendola per molto tempo conservata è diventata secca e dura e vorrei ammorbidirla cosa posso fare?
Di
gianni
(inviato il 13/04/2012 @ 20:08:29)
@ Gianni - Non lo sappiamo con certezza perchè non abbiamo esperienza in merito. Mio figlio ha provato a conciare la pelle di una piccola serpe con la concia all'allume ma, non ha funzionato perchè quando si stirava il cuoio dall'altra parte si staccavano le scaglie. Probabilmente su quelle pelli funziona solo la concia all'olio che è molto lenta ma, non necessita poi di operazioni meccaniche di stiramento. Non l'abbiamo mai provata ma, solo letto di essa quindi è solo teoria Se la tua pelle è già conciata puoi provare a spargere su di essa, lato cuoio, della segatura appena umida per uno spessore di almeno un cm e poi arrotolarla controllando dopo qualche giorno quanta umidità ha assorbito e fermarsi quando si ritiene che sia "quella giusta".
Di
Piton
(inviato il 14/04/2012 @ 00:34:32)
ciao a tutti, ho iniziato da qualche mese a conciare con la concia all'allume le pelli dei conigli che allevo. Devo dire che i risultati sono soddisfacenti anche se non perfetti. Il problema è essenzialmente uno: nella fase di scarnatura, anche facendo molta attenzione e senza usare il coltello, si fanno sempre dei piccoli buchi nella pelle: come rimediare? Inoltre vorrei sapere se il pelo si rovina entrando in contatto con la soluzione salina e se c'è un modo per mantenere anche la coda intera. Grazie e complimenti per l'articolo!
Di
gemma
(inviato il 19/04/2012 @ 13:13:06)
Ciao, volevo sapere come conciare la pelle di serpente,se cortesemente mi puoi aiutare.
Di
Jgor
(inviato il 19/04/2012 @ 20:30:40)
@ Gemma - Non c'è altro mezzo che cucire lato cuoio i piccoli buchi, dopo aver conciato la pelle. Al pelo non succede niente con la soluzione proposta. La concia all'allume è l'ideale per gli animali da pelliccia proprio perchè non modifica in alcun modo il pelo. Per la coda, l'ideale sarebbe aprirla per il lungo e togliere le ossa prima della concia. Se vuoi lasciare le ossa c'è il rischio che continuerà a puzzare di putrefatto in quella zona. La teoria dice che si potrebbe ovviare con una serie di iniezioni di formalina ma, è operazione che non abbiamo mai fatto e quindi per noi è solo teoria. Se lo fai e funzionerà, faccelo sapere
Di
Piton
(inviato il 19/04/2012 @ 21:58:41)
@Jgor - Con il serpente potresti provare la concia all'olio.
In pratica devi comprare dell'olio di piede di bue (è quello che puzza di meno) e spalmarlo lato carne sulla pelle. Lasciarlo assorbire un giorno e poi rispalmarlo. Continuare così almeno tre o quattro volte, fino a quando l'olio non ha penetrato la pelle in tutto il suo spessore, poi dare un'ultima spalmata ed avvolgere su se stessa la pelle lasciandola a maturare alcuni mesi.
Questo è quello che dice la teoria, in pratica sei tu quello che fa l'esperimento, noi non ci abbiamo mai provato. Auguri di successo e se ci farai sapere i risultati te ne saremo grati.
Di
Piton
(inviato il 19/04/2012 @ 22:03:53)
ciao! un'amico mi vuole regalare la pelle di un serpente. come faccio a trattarla in modo che diventi morbida e possa legarla al polso?
Di
eva
(inviato il 14/05/2012 @ 17:34:54)
@ Eva - Non abbiamo mai conciato con successo pelli di serpente. C'è stato UN solo tentativo ma basta per dire "mai" Leggiti i commenti precedenti dai quali scoprirai che puoi solo fare esperimenti.
Di
Piton
(inviato il 14/05/2012 @ 18:13:04)
Salve a tutti!sono rimasto così tanto affascinato da questo "nuovo" hobby, che ho deciso di tentare anche io.Vorrei provare a conciare una pelle di agnello per farne una pelle per asciugare l'auto, è possibile?E soprattutto, come funziona il bagno di calce per l'asportazione della pelliccia???grazie in anticipo!
Di
Sam
(inviato il 02/07/2012 @ 03:33:22)
Ah dimenticavo, l'allume di rocca lo trovo anche in farmacia, giusto???
Di
Sam
(inviato il 02/07/2012 @ 03:35:15)
@ Sam - Sì, l'allume di rocca si trova anche in farmacia ma, non so quanto lo facciano pagare. Nei negozi di chimica costa intorno a 4 euro/Kg. Però la concia all'allume non è idonea ad ottenere pelli "scamosciate", per quelle serve la concia all'olio di pesce che non ho mai eseguito praticamente ma, che a leggere il procedimento non dovrebbe essere troppo complicata. Praticamente devi portare la pelle "in trippa", cioè lavata, scarnificata e depilata poi si strizza dell'acqua cercando di eliminarne il più possibile, poi si spalma di olio di pesce da entrambi i lati in modo molto energico (le industrie usano i "follatori", martelli di legno che colpiscono le pelli con abbastanza forza per qualche ora), poi si stende all'aria perché l'ossigeno agisca sull'olio ma, non tanto da seccare la pelle, poi si spalma di nuovo olio e si ripetono le operazioni descritte sopra fino a quando tutta la pelle in sezione ha lo stesso colore dell'olio. Poi si stende aspettando che l'olio si ossidi completamente all'aria e questo avviene quando la pelle ha assunto un colore marrone scuro. Poi si strizza dell'olio in eccesso e si lava in acqua tiepida e sapone o addirittura con una soluzione blanda di soda caustica che scioglie i residui di olio rimasti. Dopo puoi usarla per asciugare la macchina Per eliminare i peli puoi immergere la pelle scarnificata e lavata in una soluzione basica (calce spenta o soda solvay) fino a quando il pelo non viene via facilmente tirandolo con le dita. Se lo fai poi facci sapere i risultati. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 02/07/2012 @ 13:58:24)
Grazie per la dritta, ma come mai la concia all'allume non è indicata per ottenere il risultato che voglio io?sempre per il discorso che se la pelle si bagna torna nello stato "in trippa"?sapresti dirmi qual'è invece il processo che utilizzano in fabbrica per realizzare la "pelle di daino"?intendo ovviamente quella vera, non quella sintetica che non vale niente!Un'ultima cosa: dove si aquista l'olio di pesce?grazie tante...a presto!!!
Di
Sam
(inviato il 02/07/2012 @ 23:26:48)
@ Sam - >sempre per il discorso che >se la pelle si bagna torna >nello stato "in trippa"? Esatto! I processi industriali moderni sono segreti ma, magari usano i prodotti di società come quella che linko sotto: http://www.stefanichimis.com/it/prodotti_ingrasso_solfitatidipesce.html Per l'olio di pesce (balena o quel che l'è) se in città conosci qualche vecchio negozio di "coloreria" forse lo trovi, oppure puoi ripiegare sull'olio di fegato di merluzzo, anche se ti costerà molto
Di
Piton
(inviato il 02/07/2012 @ 23:45:02)
ciao a tutti,grazie mille per l'articolo,ho una domanda strana,con una pelle di riccio gli aghi verrebbero rovinati? (ovviamente non ho ucciso nessuno eh)
Di
eli
(inviato il 23/07/2012 @ 14:47:45)
@Eli- Non ne abbiamo idea. Mai conciato pelli di riccio. Se ci provi poi facci sapere i risultati.
Di
Piton
(inviato il 23/07/2012 @ 22:02:15)
Salve a tutti voi.quand'ero bambino circa 60 anni fa mio nonno aveva un bellissimo bastone da passeggio di legno e lo aveva rifinito ricoprendolo con la pelle di un serpente locale"carbonasso" in veneto.praticamente il bastone attraversava tutto il corpo del serpente, con la bocca aperta e rivolta verso la mano di chi lo impugnava.Era alquanto inquietante. Qualcuno mi potrebbe descrivere comè stato possibile eseguire tale opera d'arte. Grazie Enrico
@ Enrico Manea - Da un esperimento eseguito da mio figlio su una pelle di serpente pare che con essa non si possa usare la tecnica della concia all'allume di rocca perché al momento di "stirarla" saltano via le squame.
Quindi o ci si tiene una pelle conciata ma con la consistenza della latta oppure bisognerebbe provare un altro metodo.
Penso che quella meno invasiva sia la concia all'olio di pesce o di bue con la quale si ottengono le "pelli scamosciate".
Non abbiamo mai effettuato prove o esperimenti ma, i "sacri testi" della concia raccomandano di spalmare la pelle abbondantemente lato carne con l'olio, avvolgerla su se stessa e mantenerla al calduccio per qualche giorno, poi ripetere l'operazione di oliatura e riavvolgere la pelle mantenendola al calduccio. Quando sarà completamente inzuppata la si lascia a maturare per qualche mese, sempre avvolta su se stessa. Poi si elimina l'eccesso d'olio strizzandola e lavandola in acqua tiepida e sapone.
Se qualcuno ci prova sarebbe bello se condividesse i risultati dell'esperimento.
I serpenti come i conigli possono essere scuoiati senza aprirli completamente, quindi infilare dentro alla pelle integra un bastone non dovrebbe essere cosa troppo complicata.
Di
Piton
(inviato il 31/12/2012 @ 13:39:47)
Grazie Piton. Quindi se ho ben capito,prima si scuoia il serpente senza aprirlo magari partendo dalla coda rivoltandolo come un calzino togliendo la carne,poi seguire il metodo della concia all'olio di pesce o di bue.Una volta completata l'operazione di concia rivoltare la pelle infilando il bastone che si vuole ricoprire. Dove mi consigli di cercare l'olio di pesce o di bue per la concia? Grazie. Enrico
@ Enrico Manea - A Roma l'ho trovato in una vecchia coloreria a San Lorenzo. Nella tua città non so.
Per i dettagli della procedura copia ed incolla sulla barra degli indirizzi del tuo Browser il link che scrivo sotto.
Ti porterà ad alcune pagine del libro a cui anche io faccio riferimento e che possiedo.
http://books.google.it/books?id=qLeYY6IQeboC&pg=PA205&lpg=PA205&dq=prodotti+concianti+olio+di+fegato+di+merluzzo&source=bl&ots=osbtSQaO4Y&sig=mzQLxX3U0TGe9NVRr-yS4EJNVKw&hl=it&sa=X&ei=XCniUIL4HOmK4gTssoHQBQ&ved=0CFsQ6AEwBQ#v=onepage&q=prodotti%20concianti%20olio%20di%20fegato%20di%20merluzzo&f=false
Di
Piton
(inviato il 01/01/2013 @ 01:15:33)
Grazie piton. Sei stato prezioso,un libro ecezzionale. Enrico
Ciao , molto bello l'articolo , non ho capito bene peròso come si stira la pelle quando iniziano a formarsi le chiazze bianche . grazie
Di
maurizio
(inviato il 14/01/2013 @ 22:36:16)
Scusa ho scritto peròso al posto di però , non farci caso.
Di
maurizio
(inviato il 14/01/2013 @ 22:38:57)
@Maurizio - Nessun problema per gli errori di battitura.
Non si formano chiazze bianche, si formano chiazze più asciutte che, stirandole tra le dita si screpolano e diventano bianche.
Se non le si stira le chiazze asciutte si asciugano sempre di più, fino ad assumere la consistenza della latta quindi lo stirarle screpolandole è operazione fondamentale.
Di
Piton
(inviato il 15/01/2013 @ 14:18:07)
Ok , grazie mille , quindi devo solo stirarle tra un dito e l'altro , in modo che si screpolino giusto ? In una pelle di coniglio più o meno dopo quanto iniziano a formarsi le chiazze di asciutto ? ciao , grazie mille.
Di
maurizio
(inviato il 15/01/2013 @ 15:30:36)
@Maurizio - Giusto.
I tempi di asciugatura dipendono da troppi fattori per poterti dare una risposta precisa. Temperatura, umidità dell'aria, ventilazione, pressione...
Non c'è modo migliore del tenerla sempre sotto controllo.
Di
Piton
(inviato il 15/01/2013 @ 15:37:51)
Ok !! Questo fne settimana un mio amico che alleva i conigli mi porterà una pelle , così dopo tanti anni che volevo provarci proverò a conciarla !! Ciao , grazie ancora poi ti farò sapere .
Di
maurizio
(inviato il 15/01/2013 @ 15:54:27)
ciao , prima di iniziare la concia volevo chiederti un'ultima cosa ovvero se posso mettere la pelle con anche le orecchie del coniglio , o se le devo levare .grazie
Di
maurizio
(inviato il 17/01/2013 @ 15:07:38)
@ Maurizio - Noi le abbiamo sempre tolte ma, ricordo di aver visto delle pelli conciate dove erano ancora presenti,
quindi potresti provare a lasciarle e nel caso non subissero il processo di concia e continuassero a puzzare, eliminarle in un secondo momento.
Di
Piton
(inviato il 17/01/2013 @ 17:19:47)
Ciao , sta sera mi hanno portato la pelle , è bellissima bianca e "rossa" molto grossa ; per adesso ci ho messo un pò di sale , domani comincerò tutto .Poi quando avrà terminato il "bagno" nella soluzione di allume , acido ....e dovrò farla ascigare , posso metterla in cantina ad ascigare o deve stare fuori all'aria aperta ? Poi un'altra cosa , nella fase di asciugatura la pelle deve stare tesa o semplicemente appoggiata su una superfice ?? grazie mille
Di
maurizio
(inviato il 18/01/2013 @ 21:21:30)
@ Maurizio - Come acido? Basico non acido nel senso che alla fine del bagno di concia bisogna aggiungere il bicarbonato perché i sali si fissino al derma e poi l'ingrassante. Leggi meglio la procedura Devi tenere la pelle ad asciugare in un posto dove puoi controllarla spesso, ovunque sia quel posto. Non è necessario che la pelle sia stesa su supporti particolari, basta uno stendino.
Di
Piton
(inviato il 18/01/2013 @ 22:15:54)
Forse mi sono spiegato male ,io con acido intendevo la soluzione composta da allume acido muriatico , sale ,non intendevo che dopo il bagno nella soluzione ci metto l'acido sulla pelle . il bicarbonato cosa c'entra ?
Di
maurizio
(inviato il 18/01/2013 @ 22:50:51)
@ Maurizio - L'articolo che stiamo commentando è il primo della serie.
Dopo di questo ne ho scritto un altro che si chiama "concia glacè tra antico e moderno" che usa la metà dei prodotti e produce un ottimo risultato.
Vatti a leggere l'altro metodo e segui quello, otterrai risultati decisamente migliori.
Di
Piton
(inviato il 19/01/2013 @ 12:54:27)
Ciao , adesso mi sono letto la concia glacé ,e applicherò quella . Sta mattina ho Scarnificato la pelle , che lavoraccio ! Comunque adesso e' bella pulita e pronta per iniziare. L' unico problema e' che essendo la prima volta mentre la scarnificavo ho fatto alcuni bichini , dici che posso continuare la concia anche con questo piccolo inconveniente ??? Ciao grazie
Di
Maurizio
(inviato il 19/01/2013 @ 18:45:15)
Buchini non bichini ... come al solito ho battuto male !! per adesso la pelle l'ho tenuta in una bacinella con un pò di acqua , per conservarla tutta la notte è meglio che la laci lì o che ci metta un po di sale giusto per arrivare a domattina ?
Di
maurizio
(inviato il 19/01/2013 @ 20:38:17)
@ Maurizio - Aggiungi all'acqua un po' di sapone così si lava bene. Domattina la sciacqui e cominci il trattamento.
Per i buchi non c'è problema, dopo conciata li cucirai lato cuoio e non si vedranno più.
Di
Piton
(inviato il 19/01/2013 @ 22:26:19)
Ciao , ho aggiunto del sapone per bucato a mano ,domattina comincerò tutto ....ciao
Di
maurizio
(inviato il 19/01/2013 @ 23:34:22)
ciao, sto usando il tuo testo sulla concia come la bibbia ma trovandomi a conciare pelli piuttosto grandi (capriolo e cervo) ho bisogno di qualche indicazione: in particolare quella di cervo era ancora piena di grasso e carne. levando la carne mi sono accorta che viene via anche una specie di pellicola che sta fra la carne e la pelle. levarla è un vero lavoraccio e mi chiedevo se è proprio necessario per poter procedere con la concia (o la salatura che credo che la precederà). la pelle di capriolo non aveva questo problema, l'abbiamo avuta ad ottobre, era impossibile conciarla allora e quindi l'ho messa sotto sale (parecchio sale) ha fatto molta acqua ma ora mi sembra in ottime condizioni e appena si decide ad arrivare la primavera pensavo di procedere pero' devo fare qualche trattamento prima di fare il bagno nella soluzione acida? la forte presenza di sale porta a ridurre l'aggiunta di sale nella lavorazione? tornando al cervo, dovendo fare il lavoro di pulitura in più giorni ho un po' salato la pelle che in alcuni punti è subito indurita e quindi è diventato ancora più difficile togliere la carne senza fare buchi, sembrava di affettare prosciutto... insomma, come mi consigli di procedere? sempre riguardo al cervo sto procedendo senza salatura alla concia della pelle della parte inferiore delle zampe, una trentina di cm subito sopra gli zoccoli, quella spero sarà più facile, ti farò sapere. grazie, annalisa
Di
Annalisa
(inviato il 20/02/2013 @ 20:20:54)
@ Annalisa - Non siamo conciatori professionisti quindi non ci è mai capitato di conciare pelli diverse da quelle di coniglio o di agnello. Nel trattamento di una pelle tenuta per molto tempo sotto sale basta tenerla a mollo in acqua e sapone per 24 ore e poi lavarla accuratamente prima di iniziare il trattamento di concia. Per la pellicina che separa il derma dal cuoio nella pelle di Cervo non me ne preoccuperei troppo. Leva tutto il grasso che puoi perché resterebbe tale anche dopo la concia, la pellicina la eliminerai con la carteggiatura al termine delle operazioni. La cosa a cui dovrai fare molta attenzione è la stiratura durante l'asciugatura perché non è operazione facile da effettuare a mano se la pelle è molto spessa. Non so quanto sia spessa una pelle di Cervo ma, se somiglia a quella di un vitello, la vedo dura
Di
Piton
(inviato il 20/02/2013 @ 20:57:35)
Ciao! Vorrei avere una piccola informazione...vorrei conciare una pelle di capra per fare la pelle di un djembè...bisogna fare sempre questi passaggi oppure ne servono altri a tale scopo??
Di
gennaro
(inviato il 26/02/2013 @ 23:29:56)
@Gennaro - Non sono un esperto ma, da quanto ne so le pelli per djembè non sono conciate. Dovrebbero essere solo salate lato carne, stese e seccate al sole con tutto il pelo, che poi andrà rasato una volta applicata le pelle allo strumento. Non so se trattate all'allume, come nel procedimento descritto e poi lasciate seccare senza stiramenti, si possa ottenere lo stesso effetto. Forse si. Come molte volte scritto, le pelli conciate e lasciate asciugare senza interventi meccanici di stiramento diventano delle latte e forse sarebbero comunque idonee a fare da membrana nello strumento. Prova e facci sapere
Di
Piton
(inviato il 27/02/2013 @ 10:43:16)
Ciao piton- Vabbene vi informerò anchè perchè ho trovato un paio di modi per arrivare e quel tipo di pelle ora bisogna vedere se entrambi sono buoni :) se tutto va bene inizierò venerdi e ci vorranno circa 20 giorni salvo mal tempo perchè la pelle deve esciugare...un'altra domanda vorrei chiedere....per accellerare i tempi posso asciugarlo vicino al camino oppure con il phon oppure devo aspettare i suoi tempi??
Di
Anonimo
(inviato il 28/02/2013 @ 00:06:18)
Scusa piton ho dimenticato di mettere il nome a questo ultimo post ma sono sempre io :)
Di
gennaro
(inviato il 28/02/2013 @ 00:08:55)
@Gennaro - Puoi accelerare i tempi di asciugatura ma, bada che la temperatura a cui esponi la pelle stia sempre sul "tiepido" e mai sul "caldo"
Di
Piton
(inviato il 28/02/2013 @ 00:34:43)
circa 15 anni fa ho portato dall'Africa una pelle di pitone secca Lo'ho lasciata in cantina per tutti questi anni. E' arrotolata,secca e dura come il cartone e non posso toccarla perché ho paura che si spezza. Finalmente adesso vorrei provare ad ammorbidirla per mostrarla al mio nipotino come posso fare?
@ Arturo Pellegrino - Un esperimento che ha fatto mio figlio con una pelle di serpente è fallito ma Alessio, un utente del blog, ci ha segnalato quanto segue:
Per tuo figlio, qualora gli capiti un altra pelle di serpente, posso aiutarti io per una volta! ; - ) La pelle va scarnificarla bene, si mette abbondante sale da cucina sul lato carne, si piega e si lascia 2giorni cosi. Al momento di riscarnificarla vengon via più agevolmente i residui. La si lava bene per levar tutto il sale. Successivamente, la pelle va messa in barattolino da conserva (4stagioni), in soluzione 50% alcol (anche denaturato va bene) e 50% glicerolo (anche glicerina va bene). La pelle la si lascia immersa 15giorni, rimestandola 2volte al giorno. Infine va estrata, messa in tiro con dei chiodini, e pestata con dei colpetti per ammorbidità. Se fa tutto minuziosamente il colore resta invariato, e la pelle è morbidissima.
Di
Piton
(inviato il 01/03/2013 @ 13:27:58)
salve,sono 1 ragazzo d 30 anni,da poco più d 1 anno ho iniziato a conciare pelli,pecore,conigli,mucche e 1 volpe trovata morta per strada premetto che è solo x passione e non x scopo d lucro e cmq lei non lo sa ma è tutto merito suo,xchè è lei che m ha insegniati.cmq ven,al dunque,il mio problema è dove reperire le pelli da lavorare infatti è 1 bel po che sono fermo m può aiutare,colgo l"occasione per farele i miei più cari ringraziamenti e saluti.stefano.
Di
stefano
(inviato il 17/03/2013 @ 17:32:16)
@ Stefano - Hai conciato la pelle di una mucca, davvero? Come hai fatto a stirarla? Le pelli penso che tu li possa trovare ai mattatoi, oppure se vivi in campagna da qualche contadino che alleva conigli o da qualche pastore di pecore. Se serve un agnello o un coniglio alla loro famiglia non credo che vadano al mattatoio e magari della pelle non sanno che farsene. Sono contento di esserti stato utile. Le pelli sono venute bene, scommetto
Di
Piton
(inviato il 17/03/2013 @ 23:23:43)
ciao grazie d avermi risp,be diciamo che io vivo in campagna e mio fratello alleva mucche,non è stato molto semplice e sicuramente non sono venute come quelle delle concerie xò sono soddisfatto,la mucca l'ho inchiodata con forza tirata spazzolata e ammorbidita in principio con tanto sale. il mio problema ora e'trovare delle pelli un pò particolari.ciao grazie stefano.
Di
stefano
(inviato il 18/03/2013 @ 18:12:58)
ciao piton,come va?ho 1 quesito da porti,1ho 1 testa d cinghiale che gli ho fatto il solito trattam.delle pelli,che poi sarebbe il tuo solo che all"interno si è formata della muffa e è rimasta piuttosto dura perchè diff.da stendere allora gli ho rifatto il tratt.da capo m nulla è cambiato ora l"ho messa per la terza volta a mollo con acqua 1pò d sale e detersivo e renderla nuovamente morbida solo che non sò neppure io come o cosa farne spero in 1 tuo aiuto.stefano.
Di
stefano
(inviato il 20/03/2013 @ 17:53:50)
@ Stefano - Se ciò che indichi come "testa" del cinghiale è solo la pelle della testa per renderla più maneggevole e meno dura basterebbe assottigliarla con carta vetrata e levigatrice orbitale, appena asciutta o quasi, operando lato carne. Se, come temo, con "testa" intendi proprio una testa comprensiva delle ossa la cosa si fa molto più complicata perché non si tratta più di concia ma, di imbalsamazione, tecnica su cui non abbiamo esperienza alcuna. So, per averlo letto, che è necessario eliminare tutte le parti molli (Occhi, cervello, lingua) e operare sulle altre con iniezioni di formaldeide. Sono comunque operazioni che non abbiamo mai eseguito quindi non puoi contare sulla nostra esperienza per avere delle "dritte" sul come operare in pratica. Anzi, se lo fai e poi ci racconti come è andata impariamo qualcosa anche noi Auguri di successo e facci sapere.
Di
Piton
(inviato il 20/03/2013 @ 21:47:55)
ciao piton,si la testa era intera compresa di ossa e tutto il resto,io piano piano ho tolto tutta la pelle quindi m è rimasto il cranio conpreso d tutto il resto carne ecc.e dall"alta parte la pelle tutta intera tipo "calza"operazione tutt"altro che semplice,cmq il promlema rimane perchè hai 1 pelle difficile da rendere morbida per poi farla aderire bene al cranio ed essendo 1 animale molto grasso stenta ad asciugare e si forma facilmente la muffa se hai qualche consiglio è bene accetto saluti stefano.
Di
stefano
(inviato il 21/03/2013 @ 12:15:05)
Ciao piton, dopo aver messo il mio cinghialotto dinuovo alla prova... rendendelo dinuovo trippa ' dopo un giorno a sgocciolare carteggiato con mola e rimesso a bagno con la soluzione all' allume e fatto asciugare lentamente, lontano da ogni fonte di calore, tutto e' andato come speravo ho una testa d cinghiale pronta da far aderire solo al suo cranio originale,scarnato e rimodellato concarta e vinavil.... spero vada tutto bene ancha in questo caso.t faro' sapere
Di
stefano
(inviato il 11/04/2013 @ 12:30:01)
@Stefano - Ne siamo contenti. Facci sapere i risultati, magari con una foto.
Di
Piton
(inviato il 11/04/2013 @ 12:59:34)
buon di',ieri sera mi hanno regalato una pelle di vitello nato morto, l'ho scarnta e messa sotto sale x qualche giorno starà li... dopodichè ho deciso di provare la concia glacè letta nel tuo altro sito anche se non sono sicuro dei risultati voglio provare! volevo solo chiederti se l'uovo è obligatorio o no e se in caso posso sostituirlo con qualcosaltro visto il peso dell'animale e d tutte le uova che dovrei usare. se hai anche qualche consiglio da darmi ne sarei felice! visto che è la prima volta che uso questo metodo..grazie!
Di
stefano
(inviato il 12/04/2013 @ 10:28:37)
@Stefano - Nella concia "glacè" il rosso d'uovo è fondamentale. Ha funzione di grasso solubile in acqua che rende più morbide ed elastiche le fibre del derma conciato. Certamente esistono ingrassanti più moderni usati dalle concerie industriali ma, non saprei dove indirizzarti e dubito che i fornitori di queste sostanze le vendano al dettaglio un litro alla volta.
Fai una "googlata" cercando "ingrassanti per conceria" e vedi cosa salta fuori.
Di
Piton
(inviato il 12/04/2013 @ 13:37:54)
piton,come al solito ti ringrazio del tuo aiuto; ti terro aggiornato bserata stefano...
Di
Anonimo
(inviato il 12/04/2013 @ 21:50:40)
ciao..premetto che il tuo metodo è formidabile l ho fatto sulla pelle di una volpe ed è uscita perfettamente..un unica curiosità è normale che da ottobre la parte interna non si è asciutta ancora?
Di
silviettin
(inviato il 26/04/2013 @ 14:30:55)
@Silviettin - Ciò che racconti è strano. Se la pelle non si è ancora asciugata non puoi dire che il lavoro è venuto bene perché è durante l'asciugatura che il derma si restringe e bisogna separarne le fibre stirandole tra le dita.
Forse vivi un una zona molto umida. Prova a stenderla all'aria aperta in un posto in ombra e controllala spesso. Appena appaiono chiazze asciutte stendile tra le dita.
Di
Piton
(inviato il 26/04/2013 @ 15:17:14)
si l ho messa all'aria ma nulla..non può essere ke è rimasto troppo grasso?
@Silviettin - Il grasso avresti dovuto eliminarlo TUTTO prima di cominciare il processo di concia.
E' quel processo che chiamano "scarnitura" dove si elimina tutto ciò che non è derma.
Il grasso residuo all'aria irrancidisce anche dopo il processo di concia e genera cattivo odore.
Devi eliminarlo completamente.
Di
Piton
(inviato il 28/04/2013 @ 23:57:46)
eliminato eliminato, cattivi odori non ne emana l unico problema è che non si asciuga..pelo non ne perde è morbidissimo ma non si asciuga le zampe sono asciutte del tutto però
piton l'interno della pelle ancora non si è asciugata come posso fare?
@Silviettin - Non ho alcuna idea, sembra magia Mi mandi qualche foto via email? Almeno ho qualcosa da analizzare.
Di
Piton
(inviato il 25/06/2013 @ 19:10:42)
Salve a tutti, vorrei un consiglio aiuto... Ho in casa una vecchia pelle di leopardo anni 30 che e' con il tempo e' diventata molto secca e indurita in alcuni punti. Come posso fare per renderla piu' morbida e soffice?.. Grazie per la vostra attenzione, Paolo
@Paolo Cane - Non so come aiutarti, temo ci sia il pericolo reale che qualsiasi intervento possa danneggiare la pelle in modo grave quindi fossi in te la manterrei così. Troppo preziosa per metterla a rischio.
Di
Piton
(inviato il 26/06/2013 @ 14:15:01)
@Piton- Grazie moltissimo comunque, auguri per il blog, Paolo
mi dai l e-mail?
Di
Anonimo
(inviato il 30/06/2013 @ 22:24:44)
piton@lacucinaditonia.com
Di
piton
(inviato il 01/07/2013 @ 09:27:21)
le ho mandate aspetto tue notizie piton
Di
silviettin
(inviato il 02/07/2013 @ 17:16:10)
@Silviettin - Il derma è completamente ricoperto da uno strato di grasso. Avresti dovuto eliminarlo subito prima del processo di concia, durante la scarnificazione. Devi eliminare quello strato di grasso e ripetere il processo di concia. Prova intanto ad eliminare il grosso con della carta vetrata senza bagnare la pelle, poi la bagni fino a che non torni in trippa, elimini il grasso residuo con del sapone energico e poi ripeti la concia seguendo tutto il processo da capo. Lato cuoio dovrai ottenere il risultato mostrato nella mia foto sulla concia "glacè".
Di
Piton
(inviato il 03/07/2013 @ 00:35:51)
grazie piton allora farò come mi hai detto..avevo paura di bucarla perciò nnon ho osato troppo -.-
Di
silviettin
(inviato il 03/07/2013 @ 21:42:15)
rimanendo così cosa comporta?perchè io lo voglio fare come collo..lo vorrei foderare??posso o cosa può comportare?
Di
silviettin
(inviato il 04/07/2013 @ 12:30:15)
@Silviettin - Comporta che prima o poi il grasso diventerà rancido e comincerà a puzzare e poi a me darebbe un po' fastidio l'idea di andare in giro con qualcosa di unto intorno al collo, no?
Di
Piton
(inviato il 04/07/2013 @ 18:41:21)
:/..ma io la voglio comunque foderare perciò dicevo..ma se inizierà a puzzare devo rifare tutto -.-
Di
silviettin
(inviato il 05/07/2013 @ 20:36:17)
Ho conciato con allume un collo di capriolo abbattuto all’inizio dell’estate per per costruire con il pelo mosche da pesca. Il risultato apparentemente buono ha l’inconveniente che il pelo, scuro per circa un cm. e marroncino per la parte restante è troppo rigido (un pezzo di pelle acquistata per l’uso indicato, è scuro come il pelo che è morbido, legandolo sull’amo si apre a ventaglio). Dipenderà dalla concia dall’età dell’animale o dalla stagione dell’abbattimento
Ho erroneamente ridotto a 400 lettere invece di 4000 la mail già inviata, ho anche omesso il punto interrogativo all’ultimo periodo. Intendevo chiedere se sapete perché il pelo della pelle da me conciata risulta così rigido. Grazie
@Ettore Betti - La concia all'allume non influenza la consistenza del pelo.
Se il pelo dell'animale era morbido resterà morbido, se era riccio resterà riccio e se era ispido, come nel caso che descrivi, resterà ispido anche dopo la concia. Quell'animale abbattuto aveva quel tipo di pelo ispido, forse perché troppo vecchio o semplicemente perché l'aveva così di suo, dalla nascita.
Di
piton
(inviato il 23/07/2013 @ 12:05:27)
grazie, ma sapete se esiste qualche procedimento per ammorbidire il pelo?
grazie, ma sapete se esiste qualche procedimento per ammorbidire il pelo?
@Ettore Betti - Che io sappia l'unica sostanza che ammorbidisce il pelo fino a squagliarlo è la Lanolina. Nelle creme depilatorie è presente in dosi massicce e probabilmente inutilizzabile nel tuo caso se non applicata per tempi brevissimi altrimenti puoi provare con la normale schiuma da barba dove la lanolina è presente ma, non in grande concentrazione. Non ho mai provato quindi l'esperimento è tutto tuo Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 23/07/2013 @ 21:31:37)
Salve a tutti, vorrei provare a conciare una pelle di Daino, non l'ho mai fatto prima. spero di fare buon uso dei vostri eccellenti consigli. vi farò sapere. Saluti
Di
Franco
(inviato il 08/08/2013 @ 23:18:58)
@Franco - Speriamo che poi ti ricordi davvero di farci conoscere i risultati Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 08/08/2013 @ 23:54:33)
Ciao a tutti!! quante informazioni, magnifico! Volevo porvi il mio quesito dato che ricerco metodi naturali per la concia mi chiedevo se ci fosse un sostituto per l acido muriatico o se posso addirittura estrometterlo. ci sono problemi? a cosa serve? ricercando in internet Ho letto di conciature con il tannino ma ho capito ben poco e mi chiedevo se secondo voi sono metodi fattibili "in casa" cioè fai da te? Avete altri consigli per conciare in modo naturale? Grazie infinite a risentirci Angelo.
Di
angelo
(inviato il 03/09/2013 @ 22:43:24)
@Angelo - Con la concia al tannino si ottengono cuoi per scarpe, non è una concia adatta alle pellicce.
L'acido serve a gonfiare leggermente il derma e a renderlo facilmente attraversabile dal conciante che si fisserà ad esso appena il ph della soluzione viene fatto salire aggiungendo bicarbonato. Puoi anche non usarlo ma, il derma della pelliccia risulterà più piatto e duro.
Un altro metodo di concia che si può fare in casa è quello all'olio di pesce o di bue ma, è una tecnica che non abbiamo mai provato nella pratica quindi non possiamo fornirti informazioni di dettaglio.
Di
Piton
(inviato il 04/09/2013 @ 14:22:27)
queste percentuali valgono anche per una pelle di vitello?
Di
Barbara3
(inviato il 20/09/2013 @ 18:58:07)
@Barbara3 - Sì ma sconsiglio il tentativo per semplici problemi meccanici. Una pelle di vitello non ce la si fa a stirarla manualmente, servirebbero delle macchine, quindi trattandola a mano otterresti una grande latta.
Di
Piton
(inviato il 20/09/2013 @ 19:10:56)
Quali sono i motivi per cui la pelle perde il pelo?
Di
Barbara3
(inviato il 22/09/2013 @ 18:17:04)
@Barbara3 - Batteri della putrefazione o ambiente molto alcalino che scioglie i bulbi piliferi.
Il secondo caso è voluto, il primo è dovuto ad errori nella conservazione prima della concia.
Di
Piton
(inviato il 22/09/2013 @ 19:13:38)
la pelle che ho messo in concia è di almeno 4 metri quadri, l'ho fatta seguendo un metodo tradizionale,lo stirata e gli ho messo il sale e l'allume di roca, il problema è che gliene ho messo troppo (1kg di allume di roca e 10 kg di sale)la pelle è diventata come il cartone,poi ho scoperto questi nuovi metodi a bagno maria proprio su questo sito, allora ho cercato di recuperarla bagnandola rendendola umida , l'ho messa in una bacinella è ho usato proprio il metodo che ho letto qui,una volta che l ho sgocciolata mi sono accinto a stirarla con un sistema di tavole, una volta asciutta ho avuto difficoltà a lavorarla con la mezza luna,in alcune parti lavoravo mentre in altre non c'era verso.. allora ho chiesto un po in giro e mi hanno detto che dovevo inumidirla nuovamente ebbene proprio dopo questo secondo bagno ha cominciato a perdere il pelo!!
Di
Barbara3
(inviato il 22/09/2013 @ 19:56:00)
@Barbara3 - Processo di concia non completo. Il conciante non è penetrato a fondo nel derma e quando hai di nuovo bagnato la pelle è cominciato il processo di putrefazione nei punti in cui non era presente il conciante facendo cadere i peli. Avresti dovuto ripercorrere completamente tutta la sequenza ma, ormai la frittata e fatta.
Di
Piton
(inviato il 23/09/2013 @ 10:50:02)
sto finendo di sfibrare una pelle di caprone, una volta finita c'è bisogno di farle un bagno per renderla ancora più morbida?
Di
Barbara3
(inviato il 28/09/2013 @ 21:27:59)
@Barbara3 - La devi riportare "in trippa", cioè ad avere la consistenza della pelle fresca appena scuoiata.
Segui le indicazioni descritte nell'articolo "La concia Glacè tra antico e moderno" che trovi in questa sezione ed avrai un risultato ottimo.
Di
Piton
(inviato il 29/09/2013 @ 14:50:13)
Siccome questa pelle che sto conciando gli ho lasciato anche la pelle che copriva il cranio, ed ovviamente ho sfibrato anche quella parte, tuttavia nelle orecchie non è possibile lo stesso trattamento, per cui mi chiedevo non è che con il tempo verranno intaccate dai batteri ? anche se si tratta si sola cartilagine?
Di
Barbara3
(inviato il 30/09/2013 @ 13:33:34)
@Barbara3 - Concia tutto, se poi emaneranno cattivo odore sei sempre in tempo per eliminarle.
Di
Piton
(inviato il 30/09/2013 @ 14:35:31)
che strumenti si usano di solito per rendere la pelle come il velluto ?
Di
Barbara3
(inviato il 10/10/2013 @ 21:48:03)
@Barbara3 - Dopo averla stirata con le dita mentre si asciuga e fatta "stagionare" circa un mese si carteggia. Se ti leggi i due articoli sulla concia forse è meglio
Di
Piton
(inviato il 10/10/2013 @ 23:39:47)
ciao piton, io dovrei conciare una pelle di capra per farci il tamburello, quindi dovrei togliere il pelo, come devo fare? poi la conciatura e sempre di allume?
Di
bengaiale
(inviato il 17/10/2013 @ 17:29:02)
Ho già risposto ad una domanda simile e da allora le mie conoscenze non sono migliorate. Leggiti il commento 106 di questo articolo. Se poi ci facessi sapere il risultato sarebbe bello
Di
Piton
(inviato il 17/10/2013 @ 23:30:17)
intanto grazie Piton appena farò qualcosa vi farò sapere il risultato, ammesso che trovi la pelle !!! P.S. ho sentito parlare di conciatura con calce idrata, qualcuno ne sa qualcosa ?
Di
bengaiale
(inviato il 18/10/2013 @ 06:30:33)
@Bengaiale - La calce viva (non idrata)si usa nel bagno detto "di calcinaio" per eliminare i peli dalla pelle prima del processo di concia. Non è un conciante.
Di
Piton
(inviato il 18/10/2013 @ 17:49:50)
Salve a tutti, salve piton Io sto seguendo alla lettera la procedure con una pelle di capriolo, ma oggi dopo circa 36 ore di asciugatura quando l'ho immersa in sale allume eccetera, mi sono accorto che ha perso tantissimi peli. Come mai? Può essere dovuto al periodo di cattura probabilmente con esemplare in muta o ho sbagliato qualcosa? Grazie per l'attenzione.
Di
Luca
(inviato il 24/10/2013 @ 23:06:36)
@Luca - La sequenza delle azioni che racconti non mi torna.
Forse volevi dire che dopo averla conciata seguendo le istruzioni e dopo 36 ore da quando l'hai messa ad asciugare a fine processo ti sei accorto che ha perso peli.
Le cause della perdita del pelo possono essere diverse. Una è quella di cui scrivi e cioè l'esemplare è stato ucciso durante il periodo di muta oppure la pelle dopo l'abbattimento è stata conservata male.
Basta un giorno o due di conservazione senza sale e a temperatura ambiente per fare iniziare nella pelle i processi di putrefazione e quelli fanno cadere il pelo.
Ti consiglio di leggere anche l'articolo sulla concia "Glacè" con il quale, secondo noi, si ottengono risultati migliori usando meno conciante.
Di
Piton
(inviato il 25/10/2013 @ 00:58:25)
Buondì e grazie per la rapida risposta. Dunque, quando parlo dell'ascougatura di 36 ore, Mi riferisco alla fasi in qui la pelle va lavata col detersivo. Probabilmente ho aspettato troppe ore per avere una sgocciolatura completa. Ad ogni modo mi consiglia di aspettare le ultime 24 ore per finire il trattamento con allume eccetera o è meglio lasciar perdere perchè ormai rovinata la pelle? Grazie ancora per l'aiuto.
Di
Luca
(inviato il 25/10/2013 @ 10:05:44)
@Luca - In nessun articolo ho scritto che bisogna sgocciolare la pelle dopo il lavaggio e non ho mai scritto di usare un detersivo ma, solo sapone di Marsiglia.
Se hai usato un detersivo "forte" cioè molto basico potresti aver distrutto i bulbi piliferi.
Nell'articolo sulla concia Glacè raccontiamo di un incidente che ci è capitato lavando una pelle con qualche cucchiaio di "Soda Solvay" che, in pratica, si è comportata come la calce viva che si usa nel calcinaio per distruggere i peli delle pelli che vanno conciate senza peli. Non è il caso delle pellicce ovviamente.
Decidi tu se il danno alla pelliccia è tale da rendere inutile il lavoro e fermarti, oppure continuare. Come ultima possibilità, prima di buttare tutto potresti completare l'eliminazione dei peli rimasti usando un bagno di Soda Solvay e conciare la pelle senza peli.
Di
Piton
(inviato il 25/10/2013 @ 14:17:20)
Si infatti, sapone di marsiglia ovviamente. Grazie mille per le dritte. Vi aggiorno sull'evolversi del mio primo tentativo di concia.
Di
Luca
(inviato il 25/10/2013 @ 14:49:47)
Mi perdoni Piton ma pur avendo io usato sapone di marsiglia, al punto 2 del procedimento viene indicato detersivo per i panni, generico, non marsiglia. Comunque ho interpretato male dei passaggi. Vediamo vosa succede grazie
Di
Luca
(inviato il 25/10/2013 @ 15:03:24)
@Luca - Hai ragione, ora correggo l'articolo spiegando meglio l'operazione.
Di
Piton
(inviato il 25/10/2013 @ 18:35:38)
ciao piton sono stato in africa e o preso una pelle di piton e vorei portarla in un posto per tratarla per poter lavorarla te conosci qualche posto in lombardia grazie
Di
george
(inviato il 27/10/2013 @ 03:04:31)
Vorrei porre una domanda. Si può usare questo metodo per utilizzare la pelle per la costruzione di un tamburello? In questo caso come si fa a togliere il pelo o la lana? Diversamente quale metodo usare per conciare una pelle da utilizzare per un tamburello. Sarei grato a tutti sequalcuno mi indica un passo passo. Grazie
Di
Francesco
(inviato il 27/10/2013 @ 06:46:32)
@George - Purtroppo non posso aiutarti ma, se vuoi, puoi provare a conciartela da solo come proposto da un utente del blog. Leggiti il commento 111 a questo articolo. Se è secca dovrai prima rinverdirla lasciandola in ammollo in acqua fredda per tutto il tempo che serve.
Di
Piton
(inviato il 28/10/2013 @ 00:28:15)
@Francesco - La risposta la trovi al commento 106 di questo articolo.
Di
Piton
(inviato il 28/10/2013 @ 00:31:06)
se voglio far perdere volontariamente il pelo,, che prodotti devo usare ?
Di
Barbara3
(inviato il 25/11/2013 @ 18:31:14)
@Barbara3 - L'industria una volta usava il "calcinaio", praticamente un bagno nella calce.
Se hai letto l'articolo successivo a questo "La concia Glacè tra antico e moderno" hai trovato la cronistoria di un nostro errore dove abbiamo usato un po' troppo sbiancante (Soda Solvay) ed il pelo è caduto a ciuffi.
Senza usare la calce potresti usare quel nostro "errore" per eliminare il pelo. Magari aumentando le dosi di soda solvay in modo che l'effetto sia più marcato.
Praticamente, nella fase iniziale di lavaggio, dopo averla insaponata e sciacquata un paio di volte, lasci la pelle a mollo in acqua e soda solvay fino a quando il pelo non si stacchi a ciocchi, poi quando lo avrai eliminato del tutto, continui con il processo di concia come indicato nel secondo articolo.
Di
Piton
(inviato il 26/11/2013 @ 10:15:37)
Quanto se ne deve utilizzare ?
Di
Barbara3
(inviato il 26/11/2013 @ 15:09:04)
@Barbara3 - Penso che un paio di bicchieri di Soda Solvay in un secchio da 15 litri d'acqua possano essere sufficielti ma, non abbiamo mai provato quindi sono indicazioni spannometriche.
Di
Piton
(inviato il 27/11/2013 @ 11:03:44)
Ciao,ho letto il blog sulla concia con l'allume di rocca......con questo metodo le pelli rimangono tese?Io sono un percussionista e devo conciare le pelli in modo che rimangano dure,poi al momento dell'utilizzo le immergo in acqua fino a che non si ammorbidiscono e poi le monto sui tamburi. Fino ad ora le ho sempre comprate già conciate,ma inizia a diventare una spesa,quindi vorrei farlo da solo....Un anziano del paese mi ha detto di tenerle sotto calce viva,cosi' che anche i peli vengano via meglio....Che ne pensi,qual'è secondo te il metodo migliore con l1allume o la calce viva?la cosa importante è che le pelli rimangano dure e sbiancate. Grazie Francesco
Di
Francesco
(inviato il 15/03/2014 @ 16:28:15)
@Francesco - Che io sappia le pelli per tamburi non sono conciate. Pare che il processo di concia le renda inutilizzabili. Dovresti usare pelli di capra che sono molto resistenti, salate lato cuoio e seccate al sole ben stese. Alcuni non eliminano nemmeno il pelo che raderanno meccanicamente al momento dell'utilizzo, altri eliminano il pelo prima dell'essiccatura. La calce viva serve solo a distruggere i bulbi piliferi in modo che i peli vengano via per semplice azione meccanica, non è un processo conciante. Al posto della calce viva difficile da trovare puoi usare un bagno basico, alcuni bicchieri di Soda Solvay in cinque litri d'acqua, ad esempio.
Non abbiamo esperienza del risultato finale perché sono operazioni che non abbiamo mai fatto, a parte quella della spelatura che ci è capitata per caso durante un eccessivo lavaggio e sbiancamento della pelle.
Di
Piton
(inviato il 17/03/2014 @ 11:13:33)
Grazie del consiglio;ma per quanto tempo deve stare sotto sale?deve essere completamente sommersa o basta un leggero strato di sale?Il bagno con soda solvay va fatto prima o dopo la salatura?devo lavorare pelli di coniglio e capretto.... Questo anziano mi ha consigliato di mettere la pelle fresca a bagno con la calce e quando iniziano a venir via i peli di toglierla dal bagno,scarnificarla e metterla ad asciugare. Secondo voi si mantiene?non va in putrefazione?Ciao grazie
Di
francesco
(inviato il 18/03/2014 @ 10:14:42)
@Francesco - Io prima salerei la pelle lato cuoio con del sale fino, in quantità idonea a ricoprire tutta la superfice, poi la avvolverei su se stessa e in un giornale. Aspetterei alcuni giorni che il sale espella l'acqua in eccesso ed indurisca il derma. Poi immergerei la pelle in una soluzione basica fino a quando i peli non si stacchino facilmente tirandoli, poi la scarnificherei con un raschiatore affilato (un normale coltello da cucina con la lama a profilo curvo va benissimo) e poi la stenderei ad sciugare al sole. I processi di putrefazione hanno bisogno di umidità, se non c'è umidità non avvengono, lo stoccafisso insegna
Di
Piton
(inviato il 18/03/2014 @ 12:22:16)
Ok,perfetto..In che quantità va la soda solvay?Ogni litro d'acqua 1 o mezzo bicchiere?Con acqua fredda o tiepida? Grazie,poi ti farò sapere come è andata
Di
Francesco
(inviato il 19/03/2014 @ 07:36:09)
@Francesco - La calce idrata ha pH circa 12 a 25°C, per ottenere un pH simile con il carbonato di sodio basta scioglierne 50 grammi per litro d'acqua ed ottieni un Ph 11,5 sempre ad una temperatura di circa 25° o 30°C. Acqua tiepida, insomma.
Di
Piton
(inviato il 19/03/2014 @ 11:23:37)
Il tuorlo d'uovo, si può spalmare direttamente sulla pelle, o va prima sciolto nell'acqua? Grazie per la risposta.
Di
guido
(inviato il 12/04/2014 @ 17:10:37)
@Guido - Una volta ho fatto come dici. Il risultato è stato eccellente. Lo scotto da pagare è la puzza d'uovo che rimane alla pelle per almeno tre mesi. Se questo non ti provoca problemi puoi procedere come scrivi. Prima conci e poi dopo aver strizzato la pelle la spalmi di rosso d'uovo lato cuoio e prosegui con le operazioni di stiratura delle chiazze asciutte, come descritto nell'articolo. Dopo tre mesi avrai una pelle che non puzza più d'uovo e morbidissima. Prima, invece puzza forte
Di
Piton
(inviato il 12/04/2014 @ 21:53:38)
ciao ho seguito la tua guida e come dice Guido la puzza d'uovo a me é durata molto meno.. comunque grazie! avrei una domanda riguardo la pelle gia conciata appunto, si é tutta stropicciata e vorrei farla tornare liscia come appena fatta, grazie
Di
Simone
(inviato il 16/09/2014 @ 18:59:43)
@Simone - Non riesco a farmi l'immagine mentale di una pelle stropicciata. Cosa intendi? A non non è mai successo qualcosa con le pelli che possa essere descritto così.
Di
Piton
(inviato il 17/09/2014 @ 10:58:13)
ciao ho una pelliccia di volpe con la coda già svuotata; il tutto è stato salato dopo sommaria pulizia da residui di grasso. mi appresto a seguire i vostri consigli per conciarla. vorrei sapere qualcosa in più su come fare con la coda. nel caso volessi costruire un berretto stile davy crockett conviene aprirla? qualcuno lo ha già fatto? grazie anticipatamente. roberto
@Roberto Fabbri - Se scrivi che la coda è già svuotata significa che è stata aperta perchè non mi risultano altri modi per eliminare le ossa al suo interno. Se non è stata aperta dentro ci sono ancora le ossa e ti consiglio vivamente di aprirla ed eliminarli, se non vuoi avere grossi problemi nel seguito. Segui le istruzioni ed otterrai un buon risultato.
Di
Piton
(inviato il 03/03/2015 @ 11:07:37)
il solfato di allumio fa la concia?
Di
nicco
(inviato il 17/03/2015 @ 06:20:32)
@Nicco - Non ne ho idea. Sul sito dell'Istituto Conciario non se ne fa menzione.
Di
Piton
(inviato il 18/03/2015 @ 12:51:29)
Salve vorrei chiedervi se potete aiutarmi ....... ho dei tappeti in pelliccia di agnello che xò col tempo si sono ingialliti ....... cosa posso fare x farli ritornare bianchi? grazie e a presto! ;)
Di
Antonella
(inviato il 03/06/2015 @ 15:39:26)
@Antonella - Non abbiamo mai provato ma, nelle tue condizioni userei spazzola ed acqua ossigenata, lato pelo ovviamente, curando di bagnare il meno possibile il cuoio. In teoria dovrebbe funzionare. Facci sapere
Di
Piton
(inviato il 04/06/2015 @ 17:08:28)
Pelli secche rinverdire in acqua con disinfettante, anche sottosale.Dopo concia vanno asciugate totalmente, rinverdirle con una spazzola con acqua e alcoolo perclore o meglio di tutti benzina asciugare parzialmente e pallizzonare su un tubo o legno tondo fisso, così la pelle si allarga, si asciuga con l'atrito stesso.Questa concia all.rocca non è stabile e quasi sempre si aggiunge piccole percentuali di cromo. Sempre a spazzola si dà l'ingrasso per renderle morbide che si trova in commercio. Sono disponibile per chi vorrà rivolgermi domande più specifiche. Michele.
Di
Michele
(inviato il 06/10/2015 @ 21:33:48)
x-Antonella, l'acqua ossigenata non le pulusce, ci vuole segatura inmidita di benzina avio e e disribuire e strofinare tutto il pelo.Dopo il trattamento asciugarle e sbatterle per eliminare la segatura,stirare il pelo con solo benzina avio con ferro da stiro.
Di
MIchele
(inviato il 06/10/2015 @ 22:07:24)
Buona sera! Mi sono presa la briga di conciare 3 pelli di daino ... il problema è che non so bene come fare... ho letto attentamente , ma qua parlate solo di volpi , pecore e qualche lepre. I tempi della concia sono uguali ? e l'acido muriatrico è indispensabile ? a cosa serve ? Mi rendo conto leggendovi , che la quantità di soluzione che ho fatto è un po poca ... ho usato 250g per 12L di acqua .
Di
gabriela
(inviato il 01/12/2015 @ 00:52:19)
@Gabriela - L'ultima riga del post che stai commentando dice: Un nuovo articolo sui metodi di concia glace' lo trovate QUI Clicca sul "QUI" e leggiti anche il secondo articolo. Se segui le sue indicazioni alla lettera otterrai un buon risultato. Non ho mai avuto a che fare coi daini ma, penso che le dimensioni siano circa quelle di una pecora ed anche lo spessore della pelle dovrebbe essere simile quindi i tempi indicati nell'articolo, che sono già ampi, dovrebbero andare bene. Auguri di successo e facci sapere
Di
Piton
(inviato il 01/12/2015 @ 23:23:29)
Salve a tutti. qualche giorno fa un mio amico cacciatore mi ha regalato una pelle di cinghiale. Essendo la prima prova che farò, ne ho recuperato soltanto una metà, pulita con cura e sgrassata per bene (ho delle foto da allegare eventualmente. il mio problema è che ho già lavato la pelle, ed è già a bagno nel sapone da 2 giorni, ma non posso procedere alla concia perché ancora non ho ricevuto l'allume di rocca per ritardi nella spedizione. A quest punto, non so se posso aspettare che l'allume arrivi lasciandola a mollo, magari in acqua e sale, o se devo asciugarla e metterla sotto sale, e poi rinvenirla quando avrò tutto l'occorrente per conciarla. Datemi un consiglio per favore. Ps: i cristalli di allume che ho orinato sono in stik, mi conviene ridurli in polvere e scioglierli in acqua per fare la concia, vero? Grazie e a presto. Angelo
Di
Angelo
(inviato il 20/12/2015 @ 17:36:49)
@Angelo - Non è una scelta felice quella di fare una prima prova di concia all'allume usando la pelle di un cinghiale perchè non è una pelle facile, molto meglio sarebbe stato provare con una pelle di coniglio o di lepre. Il cinghiale ha pelo brutto, rado e duro, pelle spessa e molto grassa quindi difficile da stirare dopo la concia e l'allume non si fissa al grasso.
Comunque, se vuoi proseguire non puoi lasciarla a mollo altrimenti va in putrefazione. Tirala fuori dall'acqua, asciugala e salala, poi quando arriverà l'allume procederai con la concia, anche se sono quasi certo che non otterrai un buon risultato. L'allume avresti dovuto ordinarlo in polvere perchè in stick costa molto di più e poi dovrai comunque ridurlo in polvere o al massino in pietruzze piccole da sciogliere in acqua calda.
Di
Piton
(inviato il 21/12/2015 @ 10:34:45)
Complimenti per il blog, molto ben fatto e tanti auguri di buon anno. Andiamo al dunque: mi ritrova ad aver una pelle di vacca di almeno sessant'anni conciata artigianalmente di un colore marrone scuro, ho provato ad ammorbidirne un pezzo mettendolo in acqua e dopo qualche ora la colorava di marrone. Attualmente il cuoio si presenta duro come fosse un foglio di cartone pressato; Come posso fare per dare quella morbidezza tipica delle pelli o comunque maneggiabile discretamente per poterla lavorare e farci qualcosa?
P.S. Per evitare che rilasci il colorante (credo sia tannino vegetale) come posso fissarlo? grazie e ancora complimenti.
Di
nicolò
(inviato il 03/01/2016 @ 17:15:59)
@Nicolò - Senza l'aiuto di macchinari non hai possibilità di ottenere buoni risultati. Non è un caso se quella pelle conciata artigianalmente sia rimasta così dura dopo la concia, chi ha eseguito l'operazione non aveva le macchine giuste. Per cuoi spessi come quelli di vacca servono molti, molti watt di energia meccanica per centimetro quadrato per allentarne le fibre, a mano non ce la si può fare. O ti costruisci un palissonatore o lasci perdere
Di
Piton
(inviato il 04/01/2016 @ 10:32:11)
cosa ne pensate invece di rosso d'uova (tuorlo se ho capito bene) un po di olio di cocco che all'inizio e solido e poi si scioglie col caldo e penetra la pelle? è solo un pensiero che mi è venuto Grazie di tutto l'articolo è molto interessante e utile
Di
Maria
(inviato il 15/03/2016 @ 14:56:38)
@Maria - Non funzionerebbe perché servono grassi solubili in acqua per raggiungere le fibre senza ungere la superfice della pelle.
Di
Piton
(inviato il 17/03/2016 @ 13:57:06)
ciao Piton e complimenti per il sito. Volevo porgerti due domande: 1.se uno volesse tingere le pelli in quale ordine andresti 2. per conciare animale da piuma come pernici e storni..come procederesti? il mio dubbio è come conservare le ali.... Grazie Silvano
Di
silvano
(inviato il 23/04/2016 @ 21:49:29)
@Silvano - Tingerei alla fine delle operazioni e prima dell'asciugatura, quindi colori solubili in acqua. Alla mordenzatura ha già provveduto l'allume Non ho esperienza con pernici e storni ma, temo che più che concia si tratti di imbalsamazione di cui so quasi niente.
Di
Piton
(inviato il 25/04/2016 @ 23:01:17)
Ciao a tutti,con la tua ricetta ho conciato anno scorso delle pellicce di capretto con successo grazie.quest'anno mi sono provata con 2 pelliccia di agnello. Forse ho le lasciato troppo a lungo nell rosso d'uovo. Ora sono comunque quasi unte o piccicose al tatto.come mai e cosa posso fare?grazie per vostro aiuto
Di
Ursula
(inviato il 30/06/2016 @ 10:50:28)
Per eliminare il grasso e il resto che rimane attaccato alla pelle si deve per forza usare un coltello o le mani o ci sono altri metodi? Ho letto anche che basta avvolgere la pelle per 48 ore nel sale dopo averla messa in ammollo nell'acqua e dovrebbe venire via una buona parte di grasso è vero?
Di
Marco
(inviato il 29/07/2016 @ 12:47:46)
@Marco - Magari fosse vero!
Di
Piton
(inviato il 29/07/2016 @ 22:31:20)
Ciao a tutti, felicissima di avere trovato questo blog! Mi chiedevo: usare lo strutto al posto del tuorlo?
Di
Barbara
(inviato il 27/08/2016 @ 12:18:34)
@Barbara - Lo strutto non è solubile in acqua. Forse si potrebbe provare col glicerolo che lo è ma, perché spendere di più facendo anche un salto nel buio?
Di
Piton
(inviato il 27/08/2016 @ 15:58:56)
Vero, grazie...Poi non ho capito che differenza differenza c'è tra la concia all'allume e quella con l'aggiunta del tuorlo...quest'ultima conferisce maggiore morbidezza? Comunque grazie ai vostri consigli ho conciato la prima pelle dei miei agnelli, grazie!!!!
Di
Barbara
(inviato il 28/08/2016 @ 09:30:21)
@Barbara - Con il tuorlo si ottengo pelli morbidissime che una volta venivano usate per fare i guanti alle signore, dopo aver eliminato il pelo, ovviamente.
Di
Piton
(inviato il 28/08/2016 @ 19:25:29)
Ciao a tutti,vorrei un consiglio anche se magari mi giudicherete un pò folle!!! Avendo una vecchia pelliccia di volpe bianca,ho deciso di buttarla in lavatrice con il risultato di ottenere un pelo morbidissimo ma, aimè,la pelle sottostante risulta come cartonificata. Si può rimediare al disastro??magari con della glicerina?ah dimenticavo..ho usato l'ammorbidente nel risciacquo.
Di
gabriella
(inviato il 12/01/2017 @ 19:01:42)
@gabriella - Hai combinato un guaio difficilmente superabile a meno che non togli la fodera alla pelliccia, ribagni tutto e in fase di asciugatura LENTA non provvedi a stirare le fibre del derma come raccontato nei processi di concia descritti nell'articolo ma, la vedo dura.
Di
Piton
(inviato il 14/01/2017 @ 10:57:14)
Caso analogo a Gabriella, ho indurito uun vello di pecora x culla. Se faccio la concia come scritto sopra si può riammorbidire la pelle? Il pelo si rovina?
Di
francesca
(inviato il 30/01/2017 @ 15:40:50)
@Francesca - Non è necessario ripetere tutto il processo di concia perché la pelle è già conciata, basta solo ribagnarla fino a portarla "in trippa" e poi farla asciugare lentamente all'ombra distendendo tra le dita le fibre nelle chiazze di asciutto man mano che si formano. Al pelo non succede niente.
Di
Piton
(inviato il 31/01/2017 @ 10:41:01)
Ciao volevo chiedervi ma l' acido muriatico che azione compie sulla pelle ?? perché io vorrei lasciare inalterato il colore del pelo e da quanto ho visto nelle foto mi sembra che nel risultato finale esca bianco! non si potrebbe sostituire un passaggio per tenere i colori naturali del pelo ???? e un altra cosa se volessi usare il pelo come decorazione su indumenti, tornerebbe allo stato trippa bagnandolo (o basta applicare del grasso per evitare il tutto ) ????
Di
Il micio
(inviato il 25/02/2017 @ 09:07:46)
@ Il micio - L'acido non ha alcun effetto sul colore del pelo, lo lascia inalterato. Le pellicce le vedi bianche perché avevano il pelo bianco, non perché l'acido le abbia sbiancate. Ne abbiamo conciata una di capretto nero e la pelliccia è rimasta nera. L'acido serve solo ad acidificare il derma facilitando la diffusione all'interno di esso delle molecole del conciante accelerando i tempi di trattamento.
Niente ti vieta di usare la pelliccia come decorazione di un indumento ma, come qualsiasi altra pelliccia, non puo essere lavata in acqua, qualsiasi cosa tu ci metta tornerà in trippa e quando asciutta diventerà dura.
Di
Piton
(inviato il 25/02/2017 @ 09:36:26)
grazie mille e complimenti per la pagina il mio problema non era lavare la pelle, ma diciamo che se fosse una parte esposta alla pioggia , se bagnata in modo abbondante tornerebbe sempre trippa?????? grazie ancora
Di
il Micio
(inviato il 28/02/2017 @ 13:50:11)
@il Micio - Sì.
Di
Piton
(inviato il 01/03/2017 @ 08:49:54)
Ciao volevo qualche informazione Ho fato tutto credo come si deve quando ho provato a lavare l'interno con uno spazzolino acqua e sapone e lo sciacquate la pellami e ritornata come appena tolta dall'animale adesso la ho fatta seccare di nuovo ma sia l'interno che il pelo e molto grasso Come la posso lavare?
Di
Ago
(inviato il 15/04/2017 @ 20:51:09)
@Ago - Da quanto scrivi presumo che la pelle sia stata essiccata e adesso la stai facendo tornare "in trippa".
Per eliminare il grasso dal pelo devi semplicemente lavarla in acqua e sapone. Per eliminare il grasso dal derma non c'è altra soluzione che il raschietto affilato usato in posizione perpendicolare al derma e molta pazienza.
Di
Piton
(inviato il 16/04/2017 @ 08:42:32)
Salve! La mia prima concia di vello di agnello è in corso... Ora in ammollo con acido allume tuorli e sale... Devono essere precisamente 48 ore.? La pelle sgocciolata pesava 3,600 kg ed è in ammollo in 18 l d'acqua. Se faccio 6/7 ore in più? Grazie dei consigli precisi... Monica
Di
Monica
(inviato il 19/04/2017 @ 20:17:26)
@Monica - Hai fatto un mix tra il primo metodo del nonno ed il secondo "glacè".
I tempi sono approssimativi ma, non dovrebbe succedere nulla se sfori di qualche ora. Facci sapere come è andata.
Di
Piton
(inviato il 20/04/2017 @ 09:13:45)
Allora Piton.... Mi sembra sia andata bene: è bella bianca e soffice ed il cuoio si può arrotolare non morbidissimo ma si piega bene. Sto aspettando il tempo per il lavoro con la pomice... Unico dubbio: durante l'asciugatura, mentre strofinavo si è perso un po' di lana... Normale? Grazie Monica
Di
Monica
(inviato il 07/05/2017 @ 14:25:25)
@Monica - Mentre strofinavi che? Avresti dovuto distendere tra le dita le chiazze semi asciutte del derma, senza strofinare il pelo. Comunque non è normale che il pelo si stacchi. Se lo ha fatto le cause possono essere un paio: 1 - cattiva conservazione della pelle prima della concia che ha fatto iniziare i processi di fermentazione batterica distruggendo alcuni bulbi piliferi; 2 - eccesso di basicità nel bagno di lavaggio preventivo alla concia, quindi saponi troppo forti oppure troppo tempo a mollo nei saponi. Invece della pomice usa carta vetrata, prima grossolana e poi sempre più fine. Con la pomice serve molto tempo e molta pazienza. Brava comunque, per essere il primo esperimento ci puoi stare
Di
Piton
(inviato il 08/05/2017 @ 09:01:46)
Ah troppo ammollo nei saponi! Più precisa la prossima volta... Ho scritto strofinare... Sì stiracchiare intendevo. L'ho fatta asciugare in caldaia e ci ha messo un paio di giorni. Allora passerò alla carta vetrata. Molto attento a tutti i dettagli (... Competente!) ... grazie Piton Monica
Ciao Piton. Sono al secondo esperimento di concia. Oggi o ho iniziato a lavare 2 pelli di agnello... Le avevo coperte di sale sul cuoio un mese fa ed incartate nel giornale. Quella marrone perde il vello a ciocche... La chiara invece mi sembra ok. Che faccio? Butto o tolgo tutto il pelo... Con il cuoio che fare? Grazie Monica
Di
Monica
(inviato il 30/06/2017 @ 16:03:33)
@Monica - Strano che una delle due perda il pelo, forse hai messo poco sale e sono cominciati i processi di putrefazione. Quando si salano (con molto sale) prima si ripiegano cuoio su cuoio e poi si arrotolano.
Adesso puoi o provare a conciarle così come sono oppure immergere quella che perde il pelo in una soluzione molto alcalina (acqua varecchina e soda solvay) per una notte così che si stacchi tutto il pelo residuo, poi conciarle con il secondo metodo indicato (la concia glacè) in modo da rendere di nuovo acido il derma così che l'allume penetri rapidamente. Con quella senza peli puoi farci un paio di guanti oppure vedi tu.
La prossima volta cerca di conciare le pelli il prima possibile e se proprio non puoi, abbonda col sale.
Di
Piton
(inviato il 01/07/2017 @ 19:39:04)
Ciao Piton, innanzitutto grazie per gli articoli esaustivi e molto chiari sulla concia. Io ti scrivo perché ho combinato un disastro e vorrei tanto un aiuto per rimediare se mai fosse possibile: una settimana fa ho acquistato in ungheria una pelle di pecora conciata artigianalmente. Mi avevano detto che avrei potuto lavarla a mano in acqua fredda con un po' di shampoo oppure a secco. Così arrivata a casa ho pensato bene di lavarla a freddo con un po' di shampoo e sciaquarla a lungo l'ho lasciata asciugare all'ombra in orizzontale su uno stendino ma ora la pelle da chiara è diventata scura e da morbida che era, secchissima e con vari rigonfiamenti. C'è modo di rimediare al disastro che ho combinato? Potrei lasciare un paio di giorni o più stracci bagnati sulla pelle (lato carne) così che si bagni nuovamente e poi asciugarla massaggiandola ogni giorno con le mani o forse non è sufficiente? Grazie mille, Sara
Di
sara
(inviato il 21/09/2017 @ 22:36:09)
Volevo solo precisare che forse è meglio dire gobbe più che rigonfiamenti: è proprio "gobbosa"e dura adesso e non più bella morbida e distesa.
Di
sara
(inviato il 21/09/2017 @ 23:32:01)
@sara - Per recuperare la pelle dovrai bagnarla di nuovo fino a farla tornare "in trippa", cioè molle e scivolosa come la trippa. Poi la stendi all'ombra e quando comincerà ad asciugarsi (lo farà a isole più asciutte rispetto al resto) dovrai distendere tra le dita le fibre del derma in quel punto fino a screpolarle e far emergere il bianco che c'è sotto. Quando sarà tutta bianca e morbida procedi con una leggera scartavetratura per renderla ancora più soffice.
Di
Piton
(inviato il 22/09/2017 @ 10:23:00)
Grazie davvero!! Mi metterrò all'opera questo week end, speriamo di farcela
Di
sara
(inviato il 22/09/2017 @ 14:43:20)
Ciao Piton, sto conciando una pellicia di coniglio (800 grammi), al momento sta a mollo dentro l'allume di rocca, sale ecc... Le 48 ore scadono stasera alle 23. Dato che non vorrei sgocciolarla e metterla ad asciugare di notte, secondo te è meglio toglierla qualche ora prima o può stare tranquillamente fino a domani mattina alle 8, quindi 57 ore e non 48? O per forza 48 ore? Un'altra domanda, devo asciugarla all'ombra ma è meglio un posto freddo o caldo? Grazie dell'attenzione e degli ottimi consigli
Di
Carmen
(inviato il 06/12/2017 @ 11:30:19)
@Carmen - Stendila di notte, così sgocciola un po' e domani cominci l'asciugatuta all'ombra e in un luogo caldo. In questo periodo con una temperatura in casa di circa 20 gradi serviranno un paio di giorni almeno. Controllala ogni paio d'ore e stendi tra le dita le parti che si sono più asciugate. La prossima notte lasciala arrotolata con il pelo all'esterno, così non si asciuga troppo e al mattino non trovi zone troppo secche impossibili da distendere.
Di
Piton
(inviato il 06/12/2017 @ 23:12:01)
Grazie mille Piton, ho quasi finito l'asciugatura e sembra sia venuta abbastanza bene. Poi ti aggiorno sul risultato
Di
Carmen
(inviato il 10/12/2017 @ 05:52:53)
Sgocciolare vuol dire strizzare bene la pelle eliminando così la maggior parte dell'acqua è poi pesarla oppure soltanto tirarla fuori dal recipiente lasciando andar via l'acqua in eccesso? I tuorli d'uovo dopo quale passaggio devono essere aggiunti?
Di
Anonimo
(inviato il 04/02/2018 @ 17:11:15)
Per la concia di una pelle di capra mi consigli questa tecnica o la concia Glace?
Di
Italo
(inviato il 04/02/2018 @ 17:39:47)
@Anonimo - Se leggi il post sulla concia Glacè i passaggi da eseguire sono descritti nel dettaglio. Ciao e buon lavoro.
Di
Piton
(inviato il 05/02/2018 @ 10:57:52)
@Italo - Con la Glacè si risparmia sulle quantità di allume da usare e si ottengono pelli più morbide. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 05/02/2018 @ 11:00:34)
Sgocciolare vuol dire strizzare bene la pelle eliminando così la maggior parte dell'acqua è poi pesarla oppure soltanto tirarla fuori dal recipiente lasciando andar via l'acqua in eccesso?
Di
Italo
(inviato il 05/02/2018 @ 15:22:53)
@Italo - Sgocciolare significa levare più acqua possibile perché ciò che vogliamo misurare è il peso della pelle. Si può aggirare lo strizzamento pesando la pelle prima del lavaggio.
Di
Piton
(inviato il 06/02/2018 @ 10:29:09)
ciao mi chiamo Fabio avrei bisogno di un consiglio...ho sotto mano una pelle di mucca "fresca"...vorrei fare un tamburo per cui nn ho bisogno di conciarla....vorrei capire se lavarla bene e poi salarla e' sufficiente perche' tutti i residui di grasso e carne scompaiano.....nn sono per nulla esperto per cui la domanda potrebbe essere banala....grazie aspetto suggerimenti!
Di
fabio
(inviato il 07/02/2018 @ 00:58:47)
@fabio - Ho serissimi dubbi che una pelle di mucca possa essere usata per fare un tamburo perché è troppo spessa. So che si usano pelli di agnello o di capretto opportunamente depilate con un bagno basico (calcinaio) e poi salate e seccate. La pelle di mucca non può essere trattata a casa, servono macchine grosse e molta energia per allentarne le fibre. A mano non ce la si fa. I residui di grasso e carniccio devono essere eliminati prima della concia e anche questa operazione per una pelle così grande, non è banale. Il mio consiglio è... lascia perdere
Di
Piton
(inviato il 07/02/2018 @ 10:05:52)
buonasera ,possiedo un vello d'agnello grigio comprato all'ikea ,ne ho ricavato un coprisella per la moto.ora vorrei tingerlo di nero ,ovviamente il colore deve resistere sia al calore sia alla pioggia . è fattibile la cosa ? che prodotti devo usare ? grazie per i consigli.
Di
walter
(inviato il 12/11/2018 @ 19:25:54)
@Walter - E' un'operazione che non abbiamo mai eseguito. Dovresti prima provare che dopo bagnata la pelle, una volta sciutta, non si sia irrigidita. Prova con un piccolo lembo. Se torna "normale" puoiprovare ad immergerla in un bagno colorante anilinico, anilina nera solubile in acqua. Poi farla asciugare. Se invece la pelle una volta bagnata si irrigidisce, l'operazione non la puoi fare.
Di
Piton
(inviato il 15/11/2018 @ 06:57:08)
Salve,ho comprato una giacca di marmotta all'usato che ho infilato in lavatrice a 40 gradi. L'ho fatta asciugare al sole ed è diventata di cartone. la posso recuperare, o la devo buttare? Aiuto aiuto Francesca
@Maria Francesca Granatiero - Hai combinato un bel guaio ma, ormai, persa per persa puoi provare a recuperarala ma, non sarà banale.
Devi togliere la fodera, bagnare di nuovo la pelliccia in acqua fredda fino a quando non torna "in trippa" e poi farla asciugare lentamente all'ombra stirando tra le dita le chiazze asciutte che si formeranno man mano, come descritto nel processo di concia.
Il problema serio sarà quello che molto difficilmente riuscirai a mantenere intatte le dimensioni relative tra le varie parti della pelliccia ma, ci puoi provare.
Dopo che sarà tornata morbida dovrai ricucire la fodera.
Come puoi immaginare non è un lavoro semplice. Decidi tu se vale la pena provare o se è il caso di rinunciare alla pelliccia.
Di
Piton
(inviato il 15/03/2019 @ 09:53:39)
Ho da rasare una pelle di capra per fare un tamburo ma non tutta, vorrei mantenere alcune parti pelose. Ho provato con il rasoio per capelli ma resta una lanugine sulla pelle e con un raschio ma è troppo lungo e difficile e ho tagliato la pelle. Come posso fare? Ha un consiglio? Grazie infinite
Di
Stefania
(inviato il 22/07/2019 @ 00:52:49)
@Stefania - Le pelli da usare come membrana di tamburo vanno depilate prima della concia. Il mio consiglio è quello di riportare la pelle "in trippa", cioè la devi mettere a mollo in acqua fredda fino a quando diventa tutta molle, poi la sposti in una soluzione basica (acqua e carbonato di sodio solvay) e ce la lasci tutta una notte e fino a quando tirando i peli gli stessi si stacchino. Li elimini tutti, sciacqui e la rimetti ad asciugare, magari già stesa sul tamburo e fissata. Non l'ho mai fatto ma, dovrebbe funzionare.
Di
Piton
(inviato il 22/07/2019 @ 09:17:35)
Ciao Piton, ho comprato di recente una pelle di renna a un mercatino, già conciata e con il pelo. Concia morbidissima e davvero bella, ma purtroppo puzza molto, direi di selvatico... C'è un qualche modo particolare per provare a ridurre l'odore? Ho visto che qualcuno la lava con acqua e sapone. Posso provare a lasciarla stesa all'aria? Riempirla di lavanda? Altro...? Grazie in anticipo!!
Di
Simone
(inviato il 22/08/2022 @ 11:05:06)
@Simone - Di solito lavare una pelle conciata e poi farla asciugare la trasforma in una latta rigida ma, dipende dal tipo di concia che la pelle ha avuto. Ti suggerisco di provare a lavare ed asciugare solo un lembo della pelle. Se una volta asciutta torna alla morbidezza originaria procedi con il resto della pelle, altrimenti te la tieni puzzolente
Di
Piton
(inviato il 22/08/2022 @ 21:51:19)
Ciao Piton avrei bisogno di un consiglio per fare la concia con pelo di una pelle di capriolo vale lo stesso passaggio fatto con quello di agnello
Di
Max
(inviato il 05/10/2022 @ 21:51:17)
@Max - Confermo. Vale lo stesso procedimento solo che essendo di maggiore spessore dovrai faticare un po' di più nel distendere le fibre del derma.
Di
Piton
(inviato il 06/10/2022 @ 10:21:18)
Ciao, ho conciato diverse pelli di capra e pecora con buoni risultati. Unica pecca troppa rigidità. Ora ho conciato una pelle di pecora molto bella con la concia glacé, ma ha fatto della strana muffa rossa sia nel lato pelo che nel lato pelle. Non mi é mai successo. Mi spiace buttarla perché era bellissima
Di
Sofia
(inviato il 16/10/2022 @ 10:33:22)
@Sofia - La rigidità è dovuta ad una insufficiente distensione delle fibre del derma durante l'essiccamento. Se non ce la fai con le mani aiutati con una tavola con spigoli smussati sulla quale passare la pelle lato cuoio tirandola con le due mani verso il basso e facendo un movimento alternato.
Le muffe crescono se riponi la pelle al buio prima che sia completamente asciutta oppure se la riponi in un ambiente umido. Una volta sviluppate sono difficili da eliminare.
Di
Piton
(inviato il 16/10/2022 @ 10:55:50)
Buonasera, sono nuovo su questo blog e volevo chiederle informazioni per la concia di pelli (ovine in questo caso). Ho letto della percentuale del 2,5 % di allume sul peso totale (pelle+acqua) e nell' esempio in apertura del blog non mi torna il conto. lei indica 300 grammi anche se a conti fatti dovrebbero essere 30. O sbaglio io qualcosa? Intanto comunque la ringrazio e complimenti perchè è l' unico posto dove ho trovato indicazioni precise e cortesia a riguardo. Buone giornate. Davide P.S. Ho erroneamente inoltre inserito lo stesso commento anche nel tread della concia Glacè... vi chiedo di cancellarlo se fosse possibile. Grazie ancora
Di
Davide
(inviato il 24/01/2023 @ 23:51:32)
@Davide - Sbagli qualcosa. Il 2,5% di 1000 grammi sono 25 grammi.
I calcoli indicati nell'articolo sono giusti. "4 - Pesare la pelle sgocciolata (sia ad esempio 2 kg)
5 - Preparare un recipiente ponendo in esso acqua cinque volte il peso della pelle (dall'esempio di cui sopra 2 x 5 = 10 litri d'acqua)
6 - Prelevando dal recipiente l'acqua necessaria, scaldarne una parte e scioglierci dentro l'allume di rocca che dovrà essere il 2,5 % della soluzione finale totale, compresa la pelle; (nell'esempio di cui sopra 25 grammi/litro x 12 litri = 300 grammi)"
Di
Piton
(inviato il 25/01/2023 @ 11:55:41)
Buonasera Piton, Ops... sbagliavo io i conti perfetto allora, la spiegazione della procedura è molto chiara e ripeto, finalmente ho trovato un posto da dove imparare nel modo corretto. Grazie ancora. Avrò anche un altro paio di domande da farvi ma le inserirò in un altro post. Buona serata
Di
Davide
(inviato il 25/01/2023 @ 18:24:33)
Buonasera! Avrei un paio di domande se possibile..ne farò una alla volta in modo da non sbagliare poi i passagggi .Ho una pelle di pecora che ho scarnito, lavato in acqua abbastanza calda con sapone di marsiglia, poco detersivo per piatti e un cucchiaio di Soda Solvay (quella alimentare per capirci) e ho poi spazzolato per togliere le impurità con pettine per il pelo degli animali. L' ho poi tirata per bene su un telaio con gli spaghi e è da 4/5 gg che è in un posto poco ventilato ma in ombra ad asciugare. Non l' ho purtroppo trattata con allume di rocca e uovo (perchè mi era stato detto di passare l' allume a secco una volta asciutta lato pelle e basta). E' secondo te ancora recuperabile o avendo saltato dei passaggi ormai è rovinata? Grazie ancora!
Di
Davide
(inviato il 25/01/2023 @ 21:51:56)
@Davide - Dovresti poterla recuperare. Rimettila a bagno in acqua fredda e quando torna "in trippa", cioè morbida come fosse fresca, comincia il trattamento indicato.
Di
Piton
(inviato il 26/01/2023 @ 13:12:42)
Ok ! grazie mille !! Ti farò sapere come va.. Buona serata!
Di
Davide
(inviato il 26/01/2023 @ 21:52:07)
Buongiorno. Allora stasera provo a trattare la pelle come mi avete detto. L' ho riportata in trippa e volevo sapere se posso fare i conti per i prodotti anche avendola pesata asciutta (circa 800 grammi). Altrimenti la ripeserò sgocciolata e umida calcolando però che arriverà sicuramente sui 2 kg o qualcosa di più. Grazie e buon fine settimana !
Di
Davide
(inviato il 28/01/2023 @ 11:47:34)
@Davide - pesala sgocciolata, così come indicato nell'articolo.
Di
Piton
(inviato il 29/01/2023 @ 12:41:46)
Buongiorno, potresti indicarmi il sito dell' istituto Conciario che dicevi ad inizio tread che se provo ad aprire quello esce una pagina in giapponese che non è corretta? Grazie mille
Di
Davide
(inviato il 19/02/2023 @ 12:01:22)
@Davide - Il sito indicato non è più presente in rete. Evidentemente non hanno rinnovato l'affitto del dominio e quell'indirizzo IP è stato affittato ad altri. Succede spesso, i siti non sono eterni, durano fino a quando paghi la retta.
Di
Piton
(inviato il 20/02/2023 @ 12:12:15)
# 271 Salve è grazie per questo bel sito dedicato alla concia. Costruisco percussioni e ci monto delle pelli prese fuori dall Europa. Non so come sono conciate ma il suono è metallico e non mi soddisfa al contrario della pelle montata sullo strumento di un altro costruttore che ha un suono molto più "morbido" e anche più piacevole al tatto . Ho letto sul web che questo può dipendere dal tipo di concia, se naturale o no e anche da come si nutre l animale. Vorrei sapere se è possibile ritrattare le mie pelli per avere questo risultato a livello sonoro e tattile della pergamena.
Di
Otto
(inviato il 25/11/2023 @ 12:24:31)
@Otto - Mi dispiace ma, non so come aiutarti. Non ho informazioni sulle operazioni da compiere per ottenere una pelle conciata da usare nei tamburi.
Di
Piton
(inviato il 26/11/2023 @ 12:24:01)
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