E' il momento degli asparagi selvatici
Cliccando sulle foto si ingrandiscono Per molto tempo non siamo riusciti ad apprezzarli perchè cucinati a frittata li trovavamo sgradevoli e troppo amari. Lessandoli prima di fare la frittata perdono l'amaro ma, non sanno più di niente e quindi, dopo i primi entusiasmi connessi alla loro ricerca e raccolta, gli scarsi risultati in cucina ce li avevano fatti quasi dimenticare. Però, il sempre vivido entusiasmo degli "indigeni" per questa leccornia ci ha spinto ad una indagine culinaria più approfondita ed abbiamo scoperto che c'è un modo di cucinarli con la pasta che è risultato davvero eccellente. La ricetta la trovate QUI Prima di cucinarli è necessario raccoglierli, per raccoglierli è necessario vederli e per vederli è necessario sapere dove e cosa guardare. Gli asparagi selvatici sono i "polloni" di una pianta che si chiama asparagina, quindi la prima cosa da cercare è proprio l'asparagina poi si guarda se dalla base del fusto o dalle sue immediate vicinanze la pianta ha prodotto i suoi nuovi "getti" primaverili che sono gli asparagi. Le foto che seguono valgono più di mille parole. In primavera si svegliano anche le vipere e dato che per raccogliere asparagi è necessario infilare le mani in mezzo alle frasche, fate attenzione che non ci siano serpenti lì dove mettele le mani, un morso di vipera è sempre meglio evitarlo, quindi prima di allungare le mani, scuotete con un bastone le frasche intorno all'asparago. C'è uno strumento fatto apposta che sembra una specie di pinza in cima ad un bastone e permette la raccolta degli asparagi in tutta sicurezza. Se avete troppa paura delle vipere compratelo.
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